30° Ecosistema urbano 2023: Legambiente e Ambiente Italiano stilano classifica delle città più virtuose, tra conferme e qualche sorpresa
Presentata l’indagine Ecosistema urbano 2023, giunta alla 30°, basata sui dati raccolti da Legambiente e Ambiente Italia. Hanno stilato una classifica dei capoluoghi di provincia più green di tutta Italia. Sono 105 le città esaminate.
In vetta, dopo la seconda posizione dello scorso anno, torna Trento (con una media dell’85,9%), al top nei consumi idrici, nel trasporto pubblico, nello sviluppo delle piste ciclabili e nell’incremento del verde. Seconda Mantova che guadagna otto posizioni rispetto al 2022 ed è prima nel parametro delle zone a traffico limitato. Medaglia di bronzo per Pordenone.
Le tre città italiane in testa alla classifica (Trento, Mantova e Pordenone) superano quota 80%, mentre Bolzano che l’anno scorso la vincitrice ora è nona, davanti a Belluno – si è fermata a 79%.
Il crollo di Torino che passa dal 65° all’82 posto: è la peggiore d’Italia (voce inquinamento). Il capoluogo piemontese scende di 17 posizioni. Un crollo che, tra i capoluoghi di regione, è paragonabile solo a quello di Firenze (che passa dal 43° al 53° posto).
Migliorano i dati dell’ecosistema (del centro) urbano italiano
La classifica si basa su una percentuale del 100% di un centro urbano “ideale”. La media dell’Italia è migliorata rispetto a un anno fa: si va dal 53,41% di 12 mesi fa al 56,41% attuali. Le grandi città sono lontane dal vertice: i migliori piazzamenti fuori dalla top ten sono Venezia “solo” 11ª, e Bologna 23° posto.
Le città più green d’Italia
Dalla classifica stilata da Legambiente Ambiente Italiano emerge che le città più green d’Italia, sono per lo più quelle Nord-Est.
Nel Sud Italia la migliore (tra le prime dieci) è Cosenza (7°), che è la prima per minore incidenza di morti e feriti in incidenti stradali. Mantiene anche posizioni di alto livello per la presenza di alberi, isole pedonali e infrastrutture ciclabili.
Cosenza quindi, unica rappresentante del Sud. Deciso passo in avanti di La Spezia (dal 9° posto del 2022 al 6° posto di quest’anno). Reggio Emilia 5°, mentre appena fuori dal podio Treviso.
Se si guarda alla voce trasporti, i dati positivi sono relativi ai progressi nel mezzo pubblico locale (che resta comunque lontano dalle medie europee).
Nella raccolta differenziata, la prima città per virtuosismo è Ferrara con l’87,6 %. Pur essendo salita al 62,7% la media dei capoluoghi, il dato è ancora lontano dalle richieste dell’Ue di attenersi almeno sopra il 65%. Ciò però, porta ad un positivo calo di produzione dei rifiuti: da 526 kg annui pro capite si è passati a 516.
Cresce l’estensione delle isole pedonali e si registra qualche timido passo avanti sul fronte della qualità dell’aria. Si rilevano infatti, l’inserimento del nuovo indicatore delle Pm 2,5 (polveri ancora più “sottili” delle Pm 10) nonostante la situazione più pesante sul fronte dell’ozono.
Si registrano un rialzo nella media delle perdite della rete idrica, una crescita del consumo di suolo e un aumento del livello di motorizzazione nelle nostre città: si passa dalla virtuosa Genova (50 auto ogni 100 abitanti) a Frosinone (80 auto per 100 abitanti).
I fanalini di coda dell’Ecosistema Urbano 2023
Venendo alla classifica, l’edizione 2023 conferma le due città siciliane Palermo e Catania fanalino di coda. Le principali criticità registrate sono i rifiuti nello specifico Palermo, si classifica all’ultimo posto per ciò che concerne la raccolta differenziata. Catania è 101ª e Palermo è ultima, cioè 105ª (con un bassissimo 16,3% di raccolta differenziata).
Altra dinamica critica è il trasporto pubblico: male organizzato e poco sfruttato se commisurato al numero pro capite di abitanti.
Sintesi dell’Ecosistema Urbano 2023; Ecosistema Urbano 2023 (versione integrale del rapporto)
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