Il Papa nella Laudate Deum, esorta a capire che la crisi climatica e quindi ambientale, è un problema da affrontare seriamente
Papa Bergoglio, dopo otto anni dalla “Laudato sì”, diffonde un’esortazione apostolica: “Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti“.
La Cop28 di Dubai, ha detto “può essere un punto di svolta“, se porterà a una “decisa accelerazione della transizione energetica, con impegni efficaci che possano essere monitorati in modo permanente“.
Il Pontefice ha ribadito che di fronte alla crisi climatica “non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura“. Lancia un nuovo appello rivolto “alle persone di buona volontà“. Ma anche alle forze politiche a partire da una certezza: “L’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti».
Per Papa Francesco, infatti, “si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana“.
“Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti“. Questa la tesi del Papa, che elenca gli effetti tangibili di “una malattia silenziosa che colpisce tutti noi“.
Il Papa e l’esortazione scritta in spagnolo
Sono 73 i punti che il Papa ha spiegato a San Giovanni in Laterano, il 4 ottobre scorso durante la Festa di San Francesco d’Assisi.
L’esortazione Laudate Deum è scritta in lingua spagnola. Un dettaglio spiegato con l’intenzione del Pontefice di voler raggiungere un maggior numero di abitanti. Ma forse l’obiettivo è quello di raggiungere con maggiore forza comunicativa quanti non conoscono il latino.
Leggi: L’esortazione apostolica rivolta a “Tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica”
Sull’argomenti, leggi anche: Crisi climatica: temperature bollenti in Italia