Si sta svolgendo in Egitto in questi giorni la Cop27, la conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. L’evento in programma a Sharm el Sheikh dak 6 al 18 novembre rappresenta un appuntamento importante per ribadire la lotta al cambiamento climatico a livello gobale.
«Questa Conferenza delle Nazioni Unite sul clima ci ricorda che la risposta è nelle nostre mani- ha affermato ilSegretario generale ONU Antonio Guterres nel suo discorso-Il tempo scorre. Stiamo combattendo. E stiamo perdendo. Le emissioni di gas serra continuano a crescere. Le temperature globali continuano a salire. E il nostro pianeta si sta avvicinando rapidamente a punti critici che renderanno il caos climatico irreversibile. Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore. Il cambiamento climatico è su una linea temporale diversa e su una scala diversa. È il problema determinante della nostra epoca. È la sfida centrale del nostro secolo- ha continuato-la scienza è chiara: qualsiasi speranza di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi significa raggiungere zero emissioni nette globali entro il 2050. Ma quell’obiettivo di 1,5 gradi è sul supporto vitale e le macchine tremano. Ci stiamo avvicinando pericolosamente al punto di non ritorno. E per evitare quel terribile destino, tutti i paesi del G20 devono accelerare la loro transizione ora, in questo decennio».
Guterres propone un patto storico fra le Nazioni per il clima
«Ecco perché all’inizio della COP27 chiedo un patto storico tra le economie sviluppate e quelle emergenti: un patto di solidarietà climatica. Un patto in cui tutti i paesi compiono uno sforzo in più per ridurre le emissioni in questo decennio in linea con l’obiettivo di 1,5 gradi. Un patto in cui i paesi più ricchi e le istituzioni finanziarie internazionali forniscono assistenza finanziaria e tecnica per aiutare le economie emergenti ad accelerare la propria transizione alle energie rinnovabili.
Un patto per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili e la costruzione di nuove centrali a carbone, eliminando gradualmente il carbone nei paesi dell’OCSE entro il 2030 e ovunque entro il 2040».
Oggi in programma la “Sharm El-Sheikh Guidebook for Just Financing”, lanciata durante una tavola rotonda che si è svolta per la Giornata della finanza della COP27. La guida mira a tradurre gli impegni in progetti attuabili, cogliendo al contempo le opportunità per sfruttare e catalizzare i finanziamenti e gli investimenti necessari per sostenere l’azione per il clima. Il Ministero della Cooperazione Internazionale e il Tony Blair Institute for Global Change hanno collaborato alla “Sharm El-Sheikh Guidebook for Just Financing”. La guida mira soprattutto a spostare gli sforzi sulla finanza oltre gli impegni per promuovere partenariati inclusivi verso un futuro resiliente al clima.