La tragedia sulla Marmolada con il crollo di un enorme serracco che ha causato 11 vittime sta suscitando molte reazioni di cordoglio e tanta preoccupazione da parte delle istituzioni.
A lanciare l’allarme il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Abbiamo parlato della tragedia della Marmolada come elemento simbolico di quello che il cambio climatico se non governato sta producendo nel mondo. Richiede piena collaborazione di tutti sennò non è governato.Ci sono Paesi che non si impegnano. Occorre richiamare tutti a assumere impegni ulteriori».
Anche il CNR e il glaciologo Renato Colucci (Istituto di scienze polari del Cnr), che studia da tempo il ghiacciaio si è dichiarato preoccputo
«Per quanto riguarda la dinamica della tragedia occorsa sulla Marmolada- ha affermato- possiamo ricordare che da settimane le temperature in quota sulle Alpi sono state molto al di sopra dei valori normali, mentre l’inverno scorso c’è stata poca neve, che ormai quasi non protegge più i bacini glaciali. Il caldo estremo di questi ultimi giorni, con questa ondata di calore dall’Africa, ha verosimilmente prodotto una grossa quantità di acqua liquida da fusione glaciale alla base di quel pezzo di ghiacciaio che in realtà è una “pancia”: infatti è, o era, una via che si chiama proprio Pancia dei Finanzieri. Siamo quindi proprio nelle condizioni peggiori per distacchi di questo tipo, quando c’è tanto caldo e tanta acqua che scorre alla base. Non siamo ancora in grado di capire se si tratti di un distacco di fondo del ghiacciaio o superficiale, ma la portata sembra molto importante, a giudicare dalle prime immagini e informazioni ricevute. L’atmosfera e il clima, soprattutto al di sotto dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio a causa del “nuovo” clima che registriamo e quindi, purtroppo, questi eventi sono probabilmente destinati a ripetersi nei prossimi anni e anche per questa estate dobbiamo mantenere la massima attenzione».