Cinque milioni di euro a fondo perduto ripartiti per 391 comuni siciliani stanziati dall’Assessorato regionale per l’Energia per finanziare le Comunità energetiche rinnovabili (CER) e promuovere la sostenibilità energetico-ambientale nei comuni siciliani.
L’avviso, pubblicato sul portale web della Regione Siciliana, prevede una procedura in funzione di un parametro fisso e un altro basato sul numero di abitanti per una selezione a sportello che, attraverso un contributo a fondo perduto, finanzia tutte le spese per la costituzione delle CER, Comunità energetiche rinnovabili.
Le Comunità energetiche sono nuovi modelli di autoconsumo collettivo attraverso cui imprese, comunità locali e cittadini condividono energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
La dotazione finanziaria è di 5 milioni di euro ed è stata ripartita in modo variabile in base al numero di abitanti per tutti i 391 comuni dell’isola. Possono beneficiare dei contributi i comuni siciliani che si impegnano a costituire una o più Comunità di energie rinnovabili. Gli interventi ammissibili riguardano le spese sostenute per la costituzione delle CER, nello specifico lo studio di fattibilità tecnico-economica e le spese amministrative e legali. Le domande, utilizzando l’apposito modulo allegato all’avviso, potranno essere presentate a decorrere dalla data di pubblicazione dell’avviso nella GURS e fino alle ore 24,00 del 45esimo giorno. È richiesto che almeno il 10 per cento dei partecipanti sia investito da povertà energetica nel rispetto dei 4 parametri indicati dall’Osservatorio Europeo della Povertà Energetica.
«Abbiamo costruito uno strumento molto agile che in sei mesi deve portare i comuni che aderiranno a costituire delle comunità energetiche- afferma Antonio Martini Dirigente Generale del Dipartimento dell’Energia della Regione- le potenzialità ci sono e dai numeri che abbiamo sarà possibile costituire 600 comunità energetiche. Innanzitutto sarà necessario fare lo studio di fattibilità per individurare la comunità energetica secondo le potenzialità. Capofila è il comune, ma possono essere coninvolti imprese e privati cittadini. Si tratta di un voucher automatico dove ci sarà un’anticipazione del 40% di 10mila euro al massimo e una fase finale al momento della consegna dello studio di fattibilità e dell’atto di costituzione delle comunità energetiche».
Sei mesi per completare tutto
«La tempistica è celere perchè è necessario essere efficienti e velocizzare il risultato e soprattutto è necessario agganciare il bando PNRR nazionale e far partire le nostre comunità energetiche a gennaio-febbraio del prossimo anno» conclude l’ing. Martini.
«La Sicilia si allinea a tante altre Regioni che stanno operando nell’ottica di favorire la diffusione e l’utilizzo delle energie rinnovabili, anche a seguito delle direttive governative e della Comunità europea – continua l’assessore regionale all’Energia, Daniela Baglieri – Con lo stanziamento di questi fondi intendiamo favorire la nascita e la creazione di queste comunità che devono servire a stimolare l’autoconsumo e l’autoproduzione di energia. Le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale nell’attivazione delle CER e – continua la rappresentante del governo Musumeci – per questo riteniamo importante aiutare i Comuni a far partire questi nuovi modelli energetici che devono essere costruiti “su misura” in base al tipo di territorio, alle esigenze dei cittadini e alle tipologie di fonti di energia alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano energetico che consenta la sostenibilità della Comunità».