«Cittadini e imprese sono preoccupati per questo clima di incertezza che regna intorno al Superbonus 110 e che rischia di bloccare migliaia di lavori già partiti o in procinto di partire, creare enormi contenziosi e di far fallire centinaia di operatori». Lo afferma in una nota il presidente dell’Ance Gabriele Buia.
I rischi e le richieste:
«Non è possibile rimettere continuamente in discussione norme già in vigore – aggiunge – ci dicano una volta per tutte cosa si intende fare di questa misura». Buia chiede «un chiarimento e un intervento da parte del Governo per evitare il caos» e un provvedimento per la qualificazione delle imprese. Il presidente sottolinea che «i dati forniti finora dall’Agenzia delle Entrate dimostrano chiaramente che la gran parte delle irregolarità riscontrate in questi mesi riguarda altri bonus meno regolamentati e per i quali fino a poco tempo fa non erano richiesti neanche dei prezzari di riferimento a differenza del Superbonus 110 per il quale vigono fin da subito norme piuttosto stringenti». «Bisogna evitare di far pagare a cittadini e imprese oneste, la cui unica colpa è di essersi fidate di una legge dello Stato, il costo di eventuali sprechi e irregolarità», conclude Buia.