Dall’analisi delle abitazioni delle Isole Eolie per la riqualificazione sismo-energetica degli edifici storici, al coinvolgimento di professioni e giovani studenti. Questo l’asse su cui verterà l’edizione 2022 della Summer School – in programma il prossimo settembre – organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione degli Ingegneri di Catania, con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettonica dell’Università etnea (DICAr).
Un format che ritorna a distanza di tre anni a causa della pandemia – la prima volta nel 2019 con F.A.C.E, dedicato allo sviluppo di facciate innovative – e che «riflette i tre pilastri su cui si fonda il nostro Ateneo – ha esordito il professore Alberto Fichera, portando i saluti del rettore UniCT Francesco Priolo – formazione, destinata non solo agli studenti, ma anche ai neolaureati. Ricerca, in questo caso degli aspetti legati al mondo sismico, energetico e alle norme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Infine, il ruolo che l’Università svolge con enti terzi per lo sviluppo del territorio, per l’occasione con l’Ordine e la Fondazione degli Ingegneri».
A entrare nella Summer School, infatti, saranno 30 partecipanti, tra studenti e professionisti selezionati per competenze in materia di riqualificazione sismica ed energetica. «La Summer School rafforza la collaborazione tra il nostro Dipartimento e gli Ingegneri di Catania – ha spiegato il professore Salvo Leonardi, in rappresentanza del DICAr (direttore Enrico Foti) – e si aggiunge alla programmazione della didattica innovativa della nostra Università, da anni attiva in progetti di ricerca che hanno portato a importanti risultati nella produzione scientifica. Questo a dimostrazione di docenti qualificati e di corsi specifici sulle opere civili ed edili e sull’Architettura».
A evidenziare l’alto spessore dell’iniziativa è stato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Mauro Scaccianoce, che vede nella «grande intuizione del professore Sapienza un ulteriore tassello per le nostre politiche giovanili, rappresentando un’imperdibile occasione di crescita professionale e per fare gruppo. Sarà un momento di condivisione, favorendo lo scambio di conoscenze e competenze. L’entusiasmo e l’innovazione dei giovani da una parte, l’esperienza delle eccellenze nel campo della riqualificazione, dell’efficientamento energetico e del miglioramento sismico dall’altra. Lavoro di squadra e multidisciplinarietà sono gli elementi che caratterizzeranno la professione del futuro». «Un tema di estrema attualità legato ai bonus fiscali – ha sostenuto il presidente della Fondazione Filippo Di Mauro – grande risorsa per la riqualificazione degli edifici storici, dandogli nuova grazie alla sostenibilità ambientale ed energetica. Un effetto domino che potrà avere effetti positivi anche per la nostra categoria, a cui prestiamo molta attenzione». Tante le iniziative, infatti, rivolte agli iscritti, «tra le quali alcune misure di sostegno per la loro formazione», ha aggiunto Di Mauro.
Tra i relatori anche il promotore dell’Iniziativa, il professore associato di Architettura tecnica del DICAr Vincenzo Sapienza. «Abbiamo scelto di orientare la Summer School sull’Architettura storica, perché in Sicilia e nel nostro Paese abbiamo una ricchezza di architettura tradizionale e tecniche costruttive locali che devono essere salvaguardate e valorizzate». Sede di lavoro sarà l’isola di Filicudi, «che presenta numerose peculiarità rimaste intatte nel tempo, complice il suo isolamento. Un’architettura legata al paesaggio e al contesto locale, con valori e accorgimenti che risultano ancora attuali e da cui possiamo trarre grande profitto. I partecipanti – ha proseguito Sapienza – riceveranno una formazione specifica nell’approccio progettuale a questo genere di elementi architettonici».
Nell’organizzazione hanno contribuito la consigliera dell’Ordine Giorgia Ferlazzo e la delegata dell’Ordine al tavolo tematico Summer School Irene Chiara D’Antone. Quest’ultima ha moderato l’evento, arricchito anche dalle relazioni di Ivo Caliò (professore ordinario di Scienze dell’entità Costruzioni del DICAr), Antonio Gagliano (professore associato di Fisica Tecnica Ambientale del DIEEI) e l’ingegnere Alessandro Lo Faro (professore a contratto del DICAr).