Una sfida ambiziosa per il mondo agricolo pronta a concretizzarsi.
In Sicilia un convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Catania con la Federazione dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Sicilia,presso all’Università di Catania dipartimento Di3A, ha messo in luce alcuni importanti aspetti dell’agrivoltaico riunendo agronomi, architetti, geologi, docenti universitari e ingegneri.
Da una parte la necessità di uscire dalla dipendenza energetica, dall’altra la volontà di creare un sistema integrato in cui le aziende agricole possano coniugare diversi aspetti.
L’impianto agrivoltaico rappresenta un progetto integrato con notevoli benefici per le imprese agricole dove è possibile ottenere energia per sistemi di raffrescamento e riscaldamento, avere protezione da pioggia, grandine, vento o ancora definire un ambiente controllato per le colture.
«La Sicilia ha una grande opportunità- ha affermato il Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Catania, Enrico Catania– è un momento molto importante anche grazie al supporto previsto dal PNRR».
Tanti gli aspetti sottolineati durante il seminario in cui si è evidenziata la necessità di creare un intervento di sistema per operare secondo regole certe.
Al momento infatti resta aperta l’incognita del vuoto legislativo e la mancanza di una politica universale.
«Serve un lavoro di squadra e un approfondimento tecnico giuridico» ha affermato il presidente del Consiglio di Federazione Regionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali Sicilia Piero Lo Nigro.
Un dibattito vivace tra le varie figure professionali. Tra gli interventi più significativi quello dell’Ing. Guido Sciuto CEO di Ambiens S.r.l che ha focalizzato l’attenzione sulla mancanza di norme certe e di definizione dell’agrivoltaico e delle sue pratiche.
«È necessario adoperarsi per attuare pratiche di tutela che mirino a evitare la sottrazione di spazi idonei alla vita della fauna e avifauna. I terreni possono trarre beneficio dall’esercizio di impianti fotovoltaici. È richiesto ormai un piano di gestione naturalistica degli impianti e dei terreni limitrofi che superi i classici piani di manutenzione».
Da Catania si apre un dibattito importante per accelerare il cammino verso la dipendenza energetica, l’agrivoltaico può rappresentare una chiave di volta venendo incontro all’esigenza di un minore sfruttamento del terreno agricolo, un miglioramento delle tecniche di produzioni agricole e un risparmio idrico.