Le maggiori società del mondo delle fonti fossili di energia hanno in programma almeno 195 mega-progetti di sfruttamento, vere e proprie “bombe al carbonio” in grado di produrre tanti gas serra quanto la Cina in 10 anni. Il 60% di questi progetti è già stato avviato e le società contano di investire complessivamente 103 milioni di dollari al giorno per il resto di questo decennio. Lo sostiene una inchiesta del quotidiano britannico Guardian.
I colpevoli:
Per il giornale, “il Medio Oriente e la Russia spesso attirano l’attenzione riguardo alla produzione futura di gas e petrolio, ma Stati Uniti, Canada e Australia sono fra i paesi con i maggiori piani di espansione e il più alto numero di bombe al carbonio. Stati Uniti, Canada e Australia danno anche alcuni dei maggiori sussidi pro-capite alle fonti fossili nel mondo“.