Il 15 maggio l’Italia esaurirà le risorse e i servizi naturali a disposizione per quest’anno, un paio di giorni dopo rispetto all’anno scorso. È quanto emerge dalla tabella del Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale che misura l’“overshoot day”, l’impronta ecologica dei Paesi ovvero la domanda di risorse rispetto alla loro capacità di rigenerarsi.
C’è bisogno di più terre:
L’Italia, secondo i calcoli del National Footprint and Biocapacity Accounts, avrebbe bisogno di 2,7 Terre rispetto a 5,1 degli Stati Uniti, 4,5 dell’Australia e 3,4 della Russia mentre secondo un altro calcolo l’Italia avrebbe bisogno di 5,3 Italie per soddisfare la domanda di natura dei propri residenti, piazzandosi solo al secondo posto dopo il Giappone con 7,9. Al terzo posto la Svizzera con 4,4.
Maggio in overshoot:
Maggio 2022 è il mese con il maggior numero di Paesi in “overshoot day”, per cui vanno in debito con la Terra sull’anno successivo: sono 28, o 29 se si include l’Unione europea nel suo insieme. L’overshoot day 2021 della Terra era stato il 29 luglio e bisognerà attendere il 5 giugno prossimo, cioè la Giornata mondiale dell’Ambiente per conoscere l’Earth overshoot day 2022.
L’esaurimento della Terra:
Secondo i calcoli, l’umanità sta “usando la natura 1,75 volte più velocemente di quanto la biocapacità del nostro pianeta possa rigenerarsi” che equivale a “utilizzare le risorse di 1,75 Terre“. L’impronta ecologica è tra gli indicatori più completi ad oggi disponibili per la contabilità delle risorse biologiche, ridorda l’organizzazione, e somma tutte le richieste concorrenti delle persone per le aree biologicamente produttive: cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e sistemazione delle infrastrutture. Attualmente, le emissioni di carbonio derivanti dai combustibili fossili costituiscono al 61% dell’Impronta Ecologica dell’umanità.