Per superare la crisi energetica le utility europee quotate in Borsa spingono sulla transizione energetica e mettono sul piatto maggiori fondi per gli investimenti in piccole e medie acquisizioni e per ammodernare le reti.
E’ quanto emerge da una analisti di Bloomberg Intelligence. Le operazioni di acquisizione su larga scala e i programmi di dividendi speciali, invece, potrebbero essere “frenati a causa dell’incertezza economica provocata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dalle condizioni finanziarie più rigide”, spiegano gli analisti.
Sul fronte degli investimenti, in particolare, le utility europee inserite nell’indice Stoxx Europe 600 sono pronte a mettere sul piatto un capitale di 95-100 miliardi di euro all’anno nel 2022-2023, secondo l’analisi, segnando un incremento del 24% rispetto al 2021.
L’accelerazione degli investimenti nelle infrastrutture di rete e nella capacità rinnovabile, inoltre, è destinata ad aumentare con la crescita dei guadagni nel medio termine. Sul versante finanziario, con la volatilità dei prezzi delle materie prime e l’incertezza sulle forniture provenienti dalla Russia, le società, secondo gli analisti, temono un aumento dell’indebitamento.