Dopo 15 giorni di negoziazioni a Ginevra, i governi di quasi 200 Paesi del mondo hanno raggiunto “una solida base per un accordo ambizioso globale per la tutela della biodiversità post 2020, per salvaguardare la salute del pianeta entro il 2050″, in vista dell’accordo finale in programma alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (la Cop15) a Kunming, in Cina, nella seconda parte di quest’anno. Lo rende noto la Convenzione sulla biodiversità rilevando che “tuttavia occorre ancora tempo” e ricordando che i gruppi di lavoro avranno ancora un’altra riunione (la quarta) a Nairobi dal 21 al 26 giugno.
Le perdite:
Mentre la sesta estinzione di massa corre veloce, con la perdita del 10% di biodiversità in pochi secoli – 200000 specie, delle circa 2 milioni note finora, che sarebbero scomparse in appena 500 anni a causa dell’uomo, affermano gli scienziati – i governi sono impegnati a indicare gli obiettivi per il prossimo decennio (proteggere il 30% delle specie) con un piano per trasformare il rapporto della società con le specie animali e vegetali e garantire che, entro il 2050, si realizzi la visione condivisa di vivere in armonia con la natura. Quello atteso in Cina è un accordo sulla biodiversità dello stesso rilievo dell’Accordo di Parigi sul clima del 2015.
Gli obiettivi:
A Ginevra sono stati compiuti “importanti progressi sulla condivisione dei benefici che offrono le sequenze delle informazioni digitali sull’uso delle risorse genetiche”, ha affermato la Convezione ricordando che gli obiettivi generali della bozza – proteggere gli elementi della biodiversità a tutti i livelli (genetica, specie ed ecosistema), la sostenibilità e il benessere umano nell’uso delle specie e la condivisione equa dei benefici derivanti dall’uso della biodiversità – sono stati riaffermati in Svizzera, dove i partecipanti sono stati in presenza dopo due anni di incontri on line a causa della pandemia. Molti suggerimenti sono stati aggiunti al testo base, così come punti cardine per valutare i progressi, ma richiedono un’ulteriore lavoro per via di divergenze fra alcuni governi. I 21 obiettivi della bozza sono stati al centro dei negoziati con contributi da tutti i delegati dimostrando un grande interesse sull’argomento.