“Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità” è il nuovo progetto volto a realizzare un piano di interventi funzionali alla crescita economica, ambientale, tecnologica e sostenibile di Venezia, in linea con la strategia delineata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nato dalla collaborazione tra Regione Veneto e Comune di Venezia, con il duplice sostegno di istituzioni nazionali e aziende private (Università Ca’ Foscari e IUAV di Venezia, Conservatorio Benedetto Marcello, Accademia di Belle Arti, Fondazione Cini, Confindustria Veneto e alcune realtà di rilievo nazionale tra le quali, Generali, Snam, ENI, ENEL e Boston Consulting Group), il progetto ha ottenuto, il 21 maggio 2021, l’adesione del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Dopo l’avvio formale della costituzione della Fondazione, è seguita la definizione della governance: il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta è stato designato presidente dal presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, su indicazione congiunta del Comune di Venezia e della Regione Veneto. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il governatore della Regione Veneto Luca Zaia saranno i due vicepresidenti. La Fondazione sarà, inoltre, dotata di un Consiglio di Indirizzo, con funzione di supervisione e indirizzo, e di un Comitato di Gestione, con attribuzioni esecutive. Completeranno la struttura il Comitato Tecnico Scientifico, il Collegio Sindacale e il Revisore legale dei conti. Il progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità” nasce con l’obiettivo di promuovere un modello ambientale, economico, sociale e urbanistico per lo sviluppo sostenibile del Comune di Venezia e della Laguna Veneta. Nell’anniversario dei 1600 anni dalla fondazione della Città, Venezia diventa un laboratorio a cielo aperto che guarda al futuro, un luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica in chiave sostenibile.
Non solo turismo:
«Se non ci fosse Venezia non ci sarebbe il Veneto. Venezia è un palcoscenico unico che ci consente di essere attrattivi, non solo di finanziamenti – c’è un’ipotesi che va dai 2,5 miliardi ai 4 miliardi di euro – ma anche di tutte quelle realtà come le companies a livello internazionale che devono trovare sedi autorevoli. Non a caso il presidente della Fondazione, il ministro Brunetta, ha detto che ha pronta una lista di cento entità da coinvolgere. Non si parla di persone fisiche, ma di super realtà che a livello internazionale scelgono sedi come Londra e Parigi e altre grandi città per investire. E allora perché non scegliere Venezia? Venezia non è solo la città del turismo, ma un laboratorio open air di quello che può essere la vera sostenibilità. Lo abbiamo detto con un po’ di ambizione ma sappiamo di avere i fondamentali, grazie alle nostre radici profonde: Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, non una delle capitali, ma la capitale, e penso che lo dimostreremo con questa Fondazione. Grazie ai compagni di viaggio e a chi sta già pensando di salire a bordo» ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Innovazione ambientale:
“Crediamo che la storia di Venezia sia straordinaria e vada interpretata in chiave moderna. Venezia è stata una grande capitale dell’innovazione, dei commerci e della diplomazia. Componenti fondamentali tutt’ora. Stiamo concludendo proprio in questi giorni le celebrazioni per i 1600 anni di fondazione della città, con lo slogan ‘Venezia la più antica città del futuro’. Lanciamo una grande sfida per i prossimi 1600 anni: la nascita di un progetto che non ha solo una valenza ambientale, ma di sostenibilità a 360° perché Venezia affronta e vive prima di altri luoghi i grandi temi della contemporaneità: energia e fonti alternative – come l’utilizzo dell’idrogeno di cui avremo il primo distributore proprio a Marghera -, difesa dell’ecosistema lagunare – grazie al Mose che ha dimostrato di funzionare – , chiusura del ciclo dei rifiuti, residenzialità, turismo, università, con cui continueremo a collaborare per raddoppiare in città la presenza di studenti e ricercatori sulla base del modello Boston. Dobbiamo tutti lavorare come sistema del saper fare, credibile ed efficiente, per difendere l’originalità dell’artigianato e delle attività produttive. Lo Stato italiano, con l’istituzione di questa Fondazione, riconosce il ruolo di Venezia nel futuro» ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.