Dopo lo sventato timore che l’Italia potesse tornare al carbone, su modello tedesco, il Consiglio Economia e Finanzia (Ecofin) della Commissione Europea in data 15 marzo ha approvato un testo di accordo sulla carbon tax alle frontiere.
I risultati:
Si tratta del meccanismo parte del pacchetto clima Ue per tutelare le imprese europee dai concorrenti che producono in paesi con legislazioni sul clima meno rigorose dell’Ue. «Le proposte messe sul tavolo oggi semplificano la governance del meccanismo e raggiungono un buon punto di equilibrio tra il ruolo della Commissione e degli Stati Membri – ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco – apprezziamo in particolare che il testo riconosca la necessità di misure di controllo per evitare frodi».
Le preoccupazioni:
Questioni importanti, però, restano fuori dall’accordo e dovranno essere risolte nelle prossime settimane, prima che il Consiglio dia il via libera al negoziato con l’Europarlamento. Una di queste è la tempistica della piena entrata in vigore del nuovo sistema, che prevede una corrispondente eliminazione delle quote gratuite del sistema Ue-Ets, su cui i Paesi non hanno ancora trovato l’accordo.