Anche in Italia l’agricoltura biologica verrà tutelata per legge. Il provvedimento tanto atteso, dopo quattro anni dalla sua presentazione in Parlamento, è stato approvato dal Senato quasi all’unanimità con 195 voti favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti.
Filiera bio ed educazione ambientale:
Esulta il sottosegretario al Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Francesco Battistoni che parla di nuovo «impulso al comparto dell’agroalimentare e a tutte le filiere collegate, grazie alle novità introdotte quali: il marchio biologico, la definizione giuridica dei distretti biologici e la legge delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli». Inoltre il ddl prevede un tavolo tecnico per la produzione biologica, l’educazione al consumo, agevolazioni per la conversione al bio, anche attraverso forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera e il lavoro.
Comparto contento:
«Una legge richiesta da associazioni e cittadini, – ricorda la deputata di FacciamoECO Rossella Muroni – attesa da 70000 aziende di un settore in cui siamo leader in Europa e che ha ampie opportunità di crescita. Una buona notizia per il futuro della nostra agricoltura buona, sana e sostenibile». Il comparto festeggia e tira un sospiro di sollievo, perché nei mesi scorsi la legge si era impantanata in uno scontro sull’agricoltura biodinamica inizialmente inserita nel ddl al pari dell’agricoltura biologica.
No all’agricoltura biodinamica:
La controversia ha visto scendere in campo scienziati, associazioni e anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere di eliminare dal testo ogni riferimento all’agricoltura biodinamica, considerata una pratica non solo priva di basi scientifiche, ma al limite della superstizione (insieme di pratiche pseudoscientifiche basate sulla visione spirituale antroposofica del mondo da attuare in agricoltura). Capofila di questa protesta la senatrice a vita Elena Cattaneo che parla di «pratiche esoteriche e antiscientifiche». Il presidente Mattarella nel novembre scorso aveva rassicurato: «Non posso pronunciarmi sull’attività del Parlamento, ma posso dire che prima che diventi legge vi sarebbero ancora alcuni passaggi parlamentari che rendono lontana questa ipotesi».
Nessun riferimento:
L’Aula di Montecitorio, in terza lettura, ha soppresso il riferimento all’agricoltura biodinamica, ma ne rimane ancora traccia in due articoli. Così oggi la scienziata milanese, prima dell’ok definitivo, è tornata all’attacco ricordando: «Con la soppressione dell’equiparazione biologico e biodinamico è venuto meno il solo e unico presupposto logico e giuridico di continuare a prevedere agli articoli 5 e 8 norme di espresso richiamo alla biodinamica». Contro questa “incongruenza”, Cattaneo propone a fa approvare a palazzo Madama un ordine del giorno – firmato in modo trasversale da tutti i gruppi – che impegna il governo ad esercitare «Tempestivamente la delega legislativa prevista dallo stesso disegno di legge per sostenere tutte le iniziative legislative per togliere i riferimenti diretti alla pratica dell’agricoltura con metodo biodinamico di cui agli articoli 5 e 8». La cancellazione definitiva del biodinamico dalla legge di fatto ancora non c’è e in Senato alcuni parlamentari hanno chiesto un compromesso su queste due tipi di agricoltura.