Sedili auto-riscaldanti o accensione delle luci interne dell’auto dal sedile stesso: sono solo alcuni dei vantaggi derivanti dal filato hi-tech prodotto con fibre naturali unite a fibra di carbonio da scarto. Tale risultato, frutto di una corretta applicazione dei principi dell’economia circolare e sostenibile, sarà ottenuto tra gli altri dai ricercatori di ENEA e del Centro Ricerche Fiat (CRF) grazie al progetto TEX-STYLE.
Fibre hi-tech e design:
Si tratta di un programma con un finanziamento di 10 milioni di euro incentrato sullo studio di tessuti intelligenti e multifunzionali a base di fibre naturali, bioderivate e riciclate, da destinare alla produzione di tessuti tecnici, alla moda e all’arredamento. TEX-STYLE si propone di combinare materie sostenibili e intelligenti per produrre un design made in Italy di qualità e a basso impatto ambientale. Nel caso specifico del progetto di ENEA e CRF, il filato hi-tech è applicato al settore dell’automotive:
«Abbiamo messo a punto un innovativo processo che permette di produrre un filato elettricamente conduttivo a base di scarti di fibre di carbonio, in grado di essere integrato in tessuti e circuiti elettronici per sfruttarne le capacità di conduzione elettrica», spiega Flavio Caretto, ricercatore del laboratorio ENEA di Materiali funzionali e tecnologie per applicazioni sostenibili e responsabile del progetto per l’Agenzia.
Da scarto a materia prima seconda:
Il filato hi-tech.è realizzato con fibra di carbonio da scarto proveniente dai settori industriale e aeronautico (oltre 50% di un aereo Boeing 878 è in fibra di carbonio).
«Per le sue straordinarie proprietà di resistenza e leggerezza, la richiesta di questa fibra è cresciuta a ritmi esponenziali in tutto il mondo. – continua Caretto – Recenti studi mostrano che la domanda globale di materiali compositi a base di fibra di carbonio è triplicata dal 2010 al 2020 e si prevede di superare le 190 mila tonnellate entro il 2050. Ma un utilizzo di questa portata ha determinato – e continuerà a farlo – una produzione di enormi quantità di rifiuti. Questa situazione ha incoraggiato noi ricercatori e la stessa industria a sviluppare nuove tecnologie per il riciclo delle fibre di carbonio, come dimostra il progetto TEX-STYLE. Con un duplice vantaggio a livello economico e di impatto ambientale perché si evita l’incenerimento o lo smaltimento in discarica di questo prezioso materiale», sottolinea il ricercatore.
Partner del progetto:
Adesso la sfida è passare dal laboratorio all’industria, azione per cui è necessario un partenariato di supporto che prevede la partecipazione di enti di ricerca (Università di Cagliari e Bologna, ENEA, CRdC Nuove Tecnologie per le Attività Produttive Scarl), PMI e grandi imprese. Tutte le fasi della catena del valore sono coperte e vanno dal design (Dreamlux, Centro Stile FCA, Let’s – Webearable Solutions Srl) ai materiali (Irplast, Technova), dalla produzione di tessuti smart (Let’s – Webearable Solutions Srl, Dreamlux, Apollo) agli utilizzatori finali per le diverse applicazioni (CRF/FCA, Let’s – Webearable Solutions Srl, Dreamlux), supportati da associazioni nazionali di settore nel campo della moda e dell’arredamento (Cosmob, Next).