I bambini nati nel 2022 dovranno produrre dieci volte meno emissioni di CO2 rispetto ai loro nonni, nell’arco della loro vita, per raggiungere l’obiettivo zero netto entro il 2050, secondo un’analisi dell’International Energy Agency (Iea).
Obiettivi (troppo) alti:
Nello scenario Net Zero al 2050, una persona nata negli anni ’50 emette 350 tonnellate di anidride carbonica nella sua vita, mentre i bambini degli anni ’20 del terzo millennio producono solo 34 tonnellate. Il taglio da raggiugere, in due generazioni, è drastico soprattutto nei paesi che storicamente hanno alte emissioni pro capite e raggiunge 15 volte negli Stati Uniti e nell’Unione Europea. In Cina è di quattro volte e in India di 3 e mezzo.
Studi ancora in corso:
Lo studio, anche a livello globale, individua le condizioni per raggiungere l’azzeramento netto delle emissioni al 2050, incluse svolte nella tecnologia e negli stili di vita. «Le principali pietre miliari sono quadruplicare l’ammontare di capacità del fotovoltaico e dell’eolico aggiunta ogni anno entro il 2030, migliorare l’intensità di energia dell’economia mondiale del 4% ogni anno in questo decennio ed elettrificare ampie fasce dell’economia come le auto, il riscaldamento degli edifici e i motori industriali», scrivono la chief energy modeller Laura Cozzi, la junior energy modeller Olivia Chen e la junior analyst Hyeji Kim. Oltre a questo, «quasi metà della riduzione delle emissioni al 2050 dipende da tecnologie che sono ancora nelle prime fasi di ricerca e sviluppo oggi».