I ministeri della Transizione ecologica, dello Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze hanno deciso di concedere un contributo sotto forma di credito d’imposta alle imprese che nel 2019-2020 abbiano acquistato materiale di recupero.

I dettagli dell’agevolazione:

Tale agevolazione è volta a promuovere l’economia circolare nelle aziende e prevede un rimborso del 36% delle spese sostenute nel 2019 e 2020 per l’acquisto di prodotti e di imballaggi di recupero, fino ad un importo massimo annuale di 20.000 euro per ogni impresa beneficiaria, nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna annualità. È necessario essere in possesso di requisiti e certificazioni attestanti l’idoneità degli imballaggi di recupero, che devono rientrare nei requisiti indicati nel decreto del 14 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 9 febbraio 2022, n. 33. Il contributo è riservato a tutte le imprese che acquistano:

  1. prodotti finiti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica; 
  2. imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002; 
  3. imballaggi primari e secondari derivati dalla raccolta differenziata della carta; 
  4. imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata dell’alluminio. 

Economia circolare:

Gli imballaggi suddetti devono possedere dei requisiti tecnici indicati nell’articolo 3 del decreto in questione, che riporta anche le modalità di fruizione del credito d’imposta. L’incentivo rientra nel piano d’azione nazionale a sostegno dell’economia circolare e dell’efficientamento delle risorse.