L’associazione Marevivo, che dal 1985 combatte per la tutela del mare, chiede con insistenza al Parlamento l’approvazione della Legge Salvamare, rilanciando la petizione che ha già raccolto oltre 55000 firme.
Tutelare il Creato:
Prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco «Buttare via la plastica al mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato» della scorsa domenica, Marevivo rinnova l’appello politico. La legge Salvamare permette ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti, che attualmente viene rilasciata in mare per evitare di commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti e pagarne lo smaltimento. Inoltre il provvedimento prevede l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare i rifiuti prima che arrivino in mare. Esso si occupa anche di educazione e campagne di pulizia contro le 731 tonnellate di plastica che ogni giorno entrano nel Mediterraneo e si trasformano in microplastiche nelle spiagge o vengono ingerite dai pesci per poi tornare nell’alimentazione dell’uomo.
Cavilli burocratici:
La legge Salvamare è richiesta da oltre 3 anni, ma attualmente essa è stata approvata dal Senato lo scorso 8 novembre 2021 ed è ferma alla Camera dei Deputati per un cavillo legislativo.