Nel mondo ogni 2 secondi sparisce un’area di foreste grande come un campo da calcio. Uno spazio ampio come il Circo Massimo di Roma sparirebbe in 24 secondi: ecco perché i manifestanti di Wwf, Greenpeace e Legambiente hanno aperto uno striscione al Circo Massimo con la scritta: “Sparito in 24 secondi! Ministro Patuanelli ferma la deforestazione”. La coalizione europea #Together4Forests – sostenuta in Italia proprio da Wwf, Greenpeace e Legambiente – chiede così «un impegno forte per colmare le lacune ancora esistenti» ai ministri dei Paesi membri dell’Ue, che dovranno esprimersi il prossimo 17 marzo sulla bozza della normativa europea per arginare la deforestazione.
Più richieste:
«Finalmente le aziende che immettono determinati prodotti e materie prime sul mercato comunitario dovranno tracciarne l’origine e dimostrare che non sono collegati alla distruzione o al degrado delle foreste. Si tratta di un importante passo avanti, ma non basta» affermano i volontari ambientalisti.
Più rigidità:
Dalla Svezia alla Romania, la coalizione è scesa in piazza lo scorso 4 febbraio in 14 Paesi europei per chiedere ai ministri competenti che la bozza della normativa per la tutela delle foreste pubblicata lo scorso novembre venga integrata con alcuni punti essenziali. La lista di prodotti e materie prime stilata dalla Commissione dovrà comprendere tutti quei prodotti la cui filiera genera distruzione delle foreste come, per esempio, la carne di maiale e di pollo (e non solo quella bovina), la gomma e il mais. Inoltre è necessario vietare l’importazione di prodotti che mettono in pericolo anche altri ecosistemi, come savane e zone umide. È fondamentale affrontare l’impatto che gli investimenti finanziari possono avere su tutti gli ecosistemi del pianeta.