L’Agenzia europea dell’Ambiente (AEA), che fornisce informazioni ambientali ufficiali ai politici e al pubblico a livello europeo, denuncia che nel 2019 ci sarebbero potuti essere 178000 morti in meno in Europa. Come? Riducendo il livello di polveri sottili nell’aria a quello raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già dal 2013 e adeguatosi nel tempo (oggi 5 µg/m3).
I dati AEA:
La nota informativa “Impatti dell’inquinamento atmosferico sulla salute in Europa” stima che nel 2019 sono decedute 309000 persone a causa dell’esposizione a particolato fine, biossido di azoto e ozono troposferico. Questo nonostante la qualità dell’aria in Europa nel 2019 fosse migliore rispetto al 2018 grazie alle politiche di adeguamento verso la riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030. L’Europa sembra sulla buona strada dato che il numero di morti generati dall’inquinamento è in costante diminuzione, ma resta sempre alto e prevenibile. Troppi Paesi europei hanno ancora tassi di inquinamento maggiori rispetto ai limiti imposti dall’Unione Europea. Esso è una delle principali cause di decesso prematuro attraverso malattie cardiovascolari e polmonari, ictus e cancro ai polmoni.
L’impegno dell’OMS:
«All’OMS apprezziamo il lavoro svolto dall’AEA, che mostra tutte le vite che potrebbero essere salvate se si raggiungessero i nuovi livelli di qualità dell’aria, fornendo ai responsabili politici solide prove dell’urgente necessità di affrontare quest’onere sanitario» afferma il direttore regionale dell’OMS per l’Europa dott. Hans Henri P. Kluge. Le soluzioni potenziali ci sono: «Investire in un riscaldamento domestico, in una mobilità, in un’agricoltura e in un’industria più pulite consente di migliorare la salute, la produttività e la qualità della vita di tutti gli europei, e in particolare dei più vulnerabili. Questi investimenti salvano vite e contribuiscono anche ad accelerare il progresso verso la neutralità in termini di emissioni di carbonio e una forte biodiversità», ha spiegato il dott. Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA.