A poche settimane dalla scadenza, fissata per il 31 dicembre, è stato raggiunto il primo traguardo (milestone) di investimenti nella Missione 2 – Componente 4, Linea di intervento 3 “Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine”. Il piano rientra tra i progetti del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) finanziati dal Pnrr nell’ambito “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano” e come primo passo si è scelto di procedere con la riforestazione di 6600 ettari di superficie con 6,6 milioni di alberi destinati alle aree metropolitane.
Obiettivi del piano:
Il piano di forestazione rientra nel cosiddetto “decreto legge clima”, cioè la legge 12 dicembre 2019, n. 141 volta a contrastare i cambiamenti climatici. Gli obiettivi sono i seguenti:
- Preservare e valorizzare la biodiversità in linea con la strategia europea;
- Ridurre l’inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane;
- Ridurre le procedure di infrazione in materia di qualità dell’aria;
- Recuperare i paesaggi antropici e le aree protette nelle vicinanze delle aree metropolitane;
- Limitare il consumo eccessivo di suolo e ripristinare quello utile.
Manifestazioni di interesse:
Le città metropolitane, che sono le prime protagoniste della riqualificazione e gli attuatori dell’investimento, per usufruire dei 330 milioni di euro messi a disposizione dal Pnrr devono rispondere a un avviso di manifestazione di interesse prossimamente in pubblicazione. A livello nazionale il quadro tecnico-scientifico di riferimento a cui devono rifarsi le aree metropolitane nel presentare i loro progetti è quello del “Piano di forestazione”. Prossima scadenza è il 31 dicembre 2022, data entro la quale è prevista la messa a dimora di 1650000 alberi con il supporto di ISPRA, dell’Arma dei Carabinieri – Comando unità forestali ambientali e agroalimentari (CUFA), dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e del Centro Interuniversitario di Ricerca “Biodiversità, Servizi Ecosistemici e Sostenibilità” (CIRBISES).