In armonia con la direttiva NEC (National Emission Ceilings) del 2018, che impone dei limiti sulla quantità di gas inquinanti immessi nell’atmosfera dal 2020 in poi, ENEA ha elaborato uno strumento. Si tratta della piattaforma online sulla qualità dell’aria “Air Quality Models Gateway”, sviluppata dai laboratori di “Inquinamento Atmosferico” e “Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche”in collaborazione con il MITE, Ispra, Istituto Superiore di Sanità e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR.
Quali gas monitora:
La piattaforma segue un modello WebGis di condivisione di dati geografici sul web e permette di usufruire di un numero limitato di informazioni agli utenti non registrati, mentre dà pieno libero accesso a chi si registri. Ciò che si può osservare al suo interno sono previsioni dell’arco di tre giorni sulle concentrazioni in atmosfera degli inquinanti monitorati (O3, NO2, PM10, PM2,5, SO2). Le simulazioni sono condotte con il sistema modellistico previsionale di ENEA “FORAIR-IT”, che produce previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria su tutto il territorio nazionale, con una risoluzione spaziale orizzontale di 4 km per ogni ora dei successivi tre giorni, grazie al supercalcolatore ENEA “CRESCO”.
Medie passate:
È possibile conoscere anche le medie annuali e stagionali di gas inquinanti emessi negli anni passati, in particolare dal 2003 al 2010 e nel 2015 secondo il modello MINNI di ENEA (Modello Integrato Nazionale per la Negoziazione Internazionale sui temi dell’inquinamento atmosferico).
Situazione allarmante:
Antonio Piersanti, responsabile del Laboratorio di Inquinamento Atmosferico, afferma: «Il monitoraggio, la valutazione sistematica e le previsioni a breve termine della qualità dell’aria necessitano di aggiornamenti continui. La nostra nuova piattaforma permette di aumentare le conoscenze in Italia, deferita dalla Corte di Giustizia Europea per il superamento continuo di PM10». Preoccupa la situazione nella nazione: secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) l’esposizione alle polveri sottili nel 2019 ha causato 50000 morti precoci. In questo senso la piattaforma diventa non solo uno strumento di lavoro per i ricercatori, ma anche un mezzo di sensibilizzazione per la popolazione: «La piattaforma che abbiamo sviluppato rappresenta una novità in Italia. Per la prima volta tutti i cittadini potranno avere il quadro completo – passato, presente e futuro – della qualità dell’aria che respirano in tutto il Paese» concludono Gaia Righini e Alberto Tofani, ricercatori ENEA.