Partendo dall’assunto “Lavoro ed Energia per una transizione ecologica” Confindustria Energiaha elaborato un Manifesto di 10 punti caratterizzati dalla ripetibilità delle iniziative suggerite in tutti i settori produttivi. È un processo compartecipativo, che vede il supporto del MITE e la collaborazione delle organizzazioni sindacali (Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL e Flaei-Cisl).
I tre tavoli di lavoro:
Il confronto continuo tra agenti sociali e istituzioni, la circolazione delle informazioni e l’elaborazione di iniziative concrete verso la sostenibilità del Paese sono fondamentali per la transizione ecologica. Tutto è partito dai tavoli di lavoro istituiti da Confindustria Energia e Organizzazioni Sindacali di categoria che hanno trattato anche punti inerenti al Pnrr. Tre i tavoli tecnici organizzati: 1) Transizione energetica giusta ed efficiente; 2) Innovazione e Know howal servizio della filiera italiana; 3) Innovazione e Know how al servizio della trasformazione industriale e della salvaguardia dell’occupazione. A comporli rappresentanti delle associazioni di categoria del settore energia, organizzazioni sindacali di categoria ed enti di ricerca, ENEA, funzionari dei MITE, MISE e del Ministero del lavoro e politiche sociali, importanti atenei nazionali e associazioni dei consumatori.
I 10 punti del Manifesto:
Partendo dal miglioramento dei settori industriali già esistenti, in collaborazione con gli enti suddetti e varie università si è cercato di elaborare un piano di investimenti mirati alle esigenze del Paese. Di seguito i 10 punti del Manifesto steso:
- Promuovere soluzioni di ecologia industriale in ottica di decarbonizzazione;
- Raggiungere una transizione equa garantendo accessibilità a tutti per raggiungere gli obiettivi climatici;
- Sostenere una transizione labour oriented per lo sviluppo dei livelli occupazionali;
- Valorizzare il rapporto tra Relazioni Industriali e Welfare con un fondo speciale per la transizione;
- Favorire la cooperazione tra scuola, università, ricerca, industria, istituzioni e sindacati;
- Garantire uno snellimento dei processi burocratici e autorizzativi;
- Favorire la transizione verso l’economia circolare;
- Sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo in ottica della decarbonizzazione;
- Istituire premialità per le tecnologie più virtuose con vantaggi su fiscalità e politiche industriali;
- Rendere più efficiente il partenariato pubblico-privato attraverso strategie condivise.