Durante la Conferenza Unificata dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), sono stati affrontati temi delicati e prese decisioni importanti. Prima di tutto il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella ha espresso soddisfazione perché sono state accolte due richieste dell’Associazione: «Da una parte l’allineamento della scadenza del DM di agosto 2020, che contribuisce alla prima fase di interventi rientranti nel Pnrr, non più ad agosto 2022 ma a dicembre 2023. Dall’altra la rimodulazione dei target di ogni Comune a seguito di una ricognizione degli obiettivi di ciascuno da effettuarsi nel corso del 2022 per rendere più sostenibili gli interventi». Proprio a partire dal 2022 ogni Comune entro il 31 gennaio dovrà presentare il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), una programmazione semplificata degli interventi.
565 km di percorsi ciclabili:
Al di là delle decisioni di ambito strutturale-organizzativo, durante la Conferenza Unificata è stato approvato un progetto importante: la realizzazione di 565 km di ciclovie, piste e corsie ciclabili entro il 2026, con i primi 200 entro il 2023, come previsto dal Pnrr. Le ciclovie differiscono dalle piste ciclabili in quanto infrastrutture extraurbane che attirano appassionati di cicloturismo in percorsi spesso immersi nella natura. In Italia per esempio sono già presenti le ciclovie della Val di Sole, dell’Acquedotto Pugliese, Spoleto Assisi, solo per citarne alcune. Le corsie sono porzioni di carreggiata di cui il ciclista può usufruire, ma non a uso esclusivo, a differenza delle piste ciclabili riservate ai velocipedi. Si nota però una concentrazione di questi percorsi nell’Italia settentrionale e la speranza è che con il Pnrr si colmi la lacuna. I fondi previsti per la realizzazione dei percorsi sono 150 milioni, destinati a Comuni con più di 50000 abitanti e con sedi universitarie.