Tra gli obiettivi del PNRR vi è quello di promuovere uno sviluppo sostenibile incrementando il verde nelle aree urbane. Per questo fine il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha deciso di investire 330 milioni di euro in un progetto per la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extraurbano in collaborazione con Ispra, Cufa, Istat e Centro interuniversitario di ricerca “Biodiversità, Servizi ecosistemi e Sostenibilità” (Cirbises) dell’Università Sapienza di Roma. Il piano coincide con la misura M2C4.3-Investimento 3.1 del PNRR. 

Gli obiettivi e le linee guida:

Di fronte ai problemi di salute degli abitanti delle città italiane legati all’emissione di particelle PM2,5, che causano oltre 65000 morti premature all’anno, la riqualifica degli ambienti è necessaria e urgente. In linea con le strategie europee, il progetto è rivolto alle 14 città metropolitane della nazione e ha l’obiettivo di piantare 6,6 milioni di alberi per un totale di 6600 ettari di foreste urbane, secondo il principio dell’“albero giusto nel posto giusto”. Sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio sono le linee guida del piano. Esso punta a: 

– preservare e valorizzare la naturalità diffusa, la biodiversità e i processi ecologici legati a ecosistemi pienamente funzionali;

– contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico proteggendo la salute umana;

– ridurre le procedure di infrazione sulla qualità dell’aria;

– recuperare i paesaggi antropizzati, valorizzando le aree interne in diretta relazione ecologica con le aree urbanizzate (corridoi ecologici, reti ecologiche territoriali) e il sistema di aree protette nelle aree metropolitane;

– frenare il consumo di suolo e ripristinare i suoli utili.

I firmatari:

L’accordo è stato sottoscritto dal direttore generale per il Patrimonio naturalistico Antonio Maturani, il direttore generale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale Alessandro Bratti, il vicecomandante dell’Arma dei Carabinieri, Comando unità forestali ambientali e agroalimentari, Davide De Laurentis, il direttore della direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali dell’Istituto nazionale di statistica, Sandro Cruciani e il direttore del Centro interuniversitario di ricerca “Biodiversità, Servizi ecosistemici e sostenibilità” Mauro Serafini.