Alla Cop26 di Glasgow è stato presentato il rapporto annuale del Global Carbon Project: nel 2021 le emissioni di CO2 provocate soprattutto dai combustibili fossili ritorneranno ai livelli pre-Covid. Il loro aumento sarà superiore alla diminuzione raggiunta nel 2020 grazie al rallentamento dell’economia in pandemia. Per questo nella giornata del 4 novembre è necessario parlare di transizione energetica.
Il progetto di Ifrs e l’impegno di Green Grids Initiative:
Prima di tutto bisogna porre fine ai finanziamenti pubblici e privati per l’impiego di carbone, combustile che altera il clima, e favorire quelli verso fonti pulite. In questo senso nella giornata del 3 novembre l’ong no profit International Financial Reporting Standards Foundation (Ifrs) ha presentato l’International Sustainability Standards Board (Issb). L’obiettivo è quello di fissare standard globali per definire la sostenibilità degli investimenti delle aziende. In tal modo le aziende potranno fornire informazioni complete sulla sostenibilità per i mercati finanziari e potranno verificare più facilmente la compatibilità delle loro azioni con i requisiti giuridici. La Issb sarà presente in America, Asia, Oceania, Europa, Medio Oriente e Africa, con la priorità di assumere impegni concreti con le economie emergenti. Solo dopo si potrà passare all’energia pulita da fonti rinnovabili in tutto il mondo, che necessita di impianti di accumulo e gestione digitale. La “Green Grids Initiative” si impegnerà per sviluppare in tutto il mondo reti elettriche da fonti green.
Unep e l’Adaptation Gap Report:
Si attende che governi, imprese, organizzazioni e investitori di tutto il mondo presentino le proprie strategie per accelerare il passaggio alle fonti pulite, con tutte le difficoltà che esso comporta. A tal proposito l’agenzia dell’Onu per l’ambiente, l’Unep, presenterà il suo rapporto sulle azioni da prendere per l’adattamento al cambiamento climatico, l’Adaptation Gap Report.