Nonostante la crisi pandemica, l’Italia nel 2020 ha raggiunto buoni risultati negli investimenti green delle imprese. Il dodicesimo rapporto “GreenItaly” stilato da Fondazione Symbola e Unioncamere, ha constatato che nel 2020 il 35,7% dei nuovi assunti ha firmato contratti relativi ai green jobs. L’anno della pandemia non ha avuto effetti negativi in questo settore, che ha confermato e superato i livelli di assunzione e investimenti dell’anno precedente. Questo campo ancora in pieno sviluppo richiede figure sempre più specializzate che rispondano a una domanda di green jobs predominante in aree aziendali ad alto valore aggiunto. Per questo motivo il presidente di Unioncamere Andrea Prete, durante la presentazione del rapporto, ha sottolineato: «Per dare ulteriore impulso alla transizione ecologica occorre intervenire sulla carenza di competenze attraverso percorsi di formazione adeguati».
La convenienza dell’energia sostenibile
I recenti aumenti delle bollette dovuti a un rincaro del gas dimostrano quanto la svolta verso l’energia rinnovabile sia sempre più urgente. Dai dati si evince che le imprese lo hanno capito: sono oltre 441 mila le aziende che nel quinquennio 2016-2020 hanno investito in tecnologie e prodotti green. A fine 2020 ben 3141,4 mila lavoratori operavano in questo settore. In Italia – nel 2020 – il 37% dei consumi elettrici è stato soddisfatto da fonti rinnovabili, con una produzione di circa 116 TWh. A fine 2020 risultavano in esercizio in Italia circa 950.000 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per una potenza complessiva di oltre 56 GW. Di questi impianti, quasi 936.000 erano fotovoltaici, circa 5.700 eolici, mentre i restanti alimentati dalle altre fonti. Queste imprese green hanno un dinamismo sui mercati esteri superiore al resto del sistema produttivo italiano, innovano di più e producono più posti di lavoro. In questo modo l’Italia diventa competitiva nella COP26 e sfrutta al meglio il piano europeo Next Generation e i fondi del PNRR. «La burocrazia inutile non ostacoli il cambiamento necessario, possiamo farcela se mobilitiamo le migliori energie del Paese» si augura il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci.