In ottemperanza al “Piano d’azione dell’UE per l’economia circolare” adottato nel 2015, che ha posto tra le sue priorità il monitoraggio dell’uso e riuso della plastica, l’Italia ha stanziato 27 milioni di euro per facilitare la riciclabilità del materiale. L’obiettivo è quello di poter riciclare tutti gli imballaggi di plastica entro il 2030.
Riciclo ed economia circolare
La direttiva europea punta ad aumentare la quantità di plastica riciclata presente in oggetti comuni come le bottigliette in PET, ma perché questo possa avvenire è necessario avere macchinari innovativi capaci di recuperare quanta più plastica possibile. Questa politica di progettazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti, compreso il loro riciclo, rientra nel “Piano di azione sull’economia circolare” presentato dalla Commissione europea l’11 marzo 2020.
Eco-compattatore mangiaplastica
L’Italia si sta muovendo in questo senso con il “Programma sperimentale Mangiaplastica”, volto a contenere la produzione in plastica attraverso l’uso di
eco-compattatori. Per eco-compattatore si intende un macchinario per la raccolta differenziata di contenitori per bevande in PET, in grado di riconoscere in modo selettivo questo tipo di bottiglie e di ridurne il volume favorendone il riciclo. L’Europa punta ad avere bottiglie in PET con almeno il 25% di plastica riciclata entro il 2025 e almeno il 30% dal 2030.
Aiuto e impegno dei comuni
Sono stati stanziati dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) 27 milioni di euro da destinare ai comuni per l’installazione di eco-compattatori. Per il 2021 è prevista una dotazione pari a 16 milioni di euro, di cui 9 milioni in conto residuo. Per il 2022 sono previsti 5 milioni di euro, per il 2023 4 milioni e per il 2024 2 milioni. I comuni hanno tempo fino a 30 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale (11/10/2021) per presentare domanda attraverso la piattaforma ufficiale, ma una volta assunto l’impegno devono mantenere attivo l’eco-compattatore almeno per tre anni dall’installazione, fornendo periodicamente un resoconto al MITE.