Con 224 sì l’Aula del Senato dà il via libera al ddl per l’inserimento della tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi in Costituzione. Non ci sono stati voti contrari, gli astenuti sono stati 23, tra questi il gruppo compatto di Fratelli d’Italia. Il provvedimento passa all’esame della Camera, poiché si tratta di ddl costituzionale avrà bisogno di quattro letture.
Il ddl di riforma costituzionale n. 83 introduce, sempre come aggiunta all’art. 9, il principio della tutela degli animali. Attualmente l’art. 9 della Costituzione afferma che: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione“. Il nuovo testo sarebbe il seguente: “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“.
Il provvedimento modifica anche l’articolo 41 della Costituzione, prevedendo che l’iniziativa economica non possa svolgersi in modo da provocare danni all’ambiente.
L’art. 41, con la proposta votata in Senato in prima deliberazione, cambierebbe così (in neretto le nuove parti del testo): “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali“.
Al momento la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali è presente solo nell’articolo 117, secondo comma, della Costituzione, dove esso enumera le materie su cui lo Stato abbia competenza legislativa esclusiva.