Sono 2 le comunità energetiche realizzate in Italia, a Napoli e Magliano Alpi (Cuneo), alle quali si aggiunge l’esperienza di autoconsumo collettivo di Pinerolo (Torino). È quanto emerge dal nuovo report Comunità rinnovabili di Legambiente, che analizza lo scenario della generazione distribuita nel territorio italiano.
Le comunità energetiche e le configurazioni di autoconsumo collettivo sono un’opportunità arrivata con la Legge Milleproroghe approvata a marzo 2020. Sono 30 in tutto le esperienze censite dal rapporto di Legambiente.
Una comunità energetica è stata realizzata a Napoli nel quartiere periferico di San Giovanni a Teduccio con circa 100mila euro, finanziato da Fondazione con il Sud. Grazie al ruolo fondamentale della Fondazione Famiglia di Maria ha coinvolto 40 famiglie con disagi sociali che potranno godere dei benefici di questo nuovo sistema energetico.
Sono 16 le comunità energetiche in progetto, che vedono coinvolti Comuni, imprese e cittadini. Poi ci sono esperienze innovative di produzione e autoconsumo dell’energia che non rientrano dal punto di vista normativo in queste nuove configurazioni, come quella del porto di Savona, dove è stata creato un sistema semplice di consumo e produzione a servizio delle utenze portuali, oggi alimentate da 121 kW di pannelli solari fotovoltaici destinati ad aumentare fino a 4 MW, e in grado di soddisfare, una volta a regime, il 95% del fabbisogno annuale di energia del porto di Savona o il 45% di tale fabbisogno più i consumi di una grande nave passeggeri 10 volte al mese.
Il rapporto censisce anche 15 esperienze di autoconsumo, elettrico e termico, legate ad aziende agricole, edifici e interi territori.
Le comunità energetiche, secondo uno studio Elemens-Legambiente, potranno contribuire con circa 17 GW di nuova potenza da rinnovabili al 2030, pari a circa il 30% dell’obiettivo climatico al 2030 del PNIEC.
“Le Comunità energetiche – dichiara Stefano Ciafani, presidente di Legambiente – rappresentano non solo uno strumento ideale per contribuire in modo concreto alla lotta contro la crisi climatica, ma anche uno strumento fondamentale contro la povertà energetica, che oggi riguarda oltre 2 milioni di famiglie della Penisola“.