“Per il 30 maggio contiamo che il decreto Semplificazioni sia andato. Al 30 maggio comincerà anche a lavorare il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica, che è in ritardo perché il periodo è stato molto pieno. Per il 30 giugno dovrà essere pronta la nuova struttura del Mite, da portare in Consiglio dei ministri. Dopo il 30 giugno si potrà iniziare a lavorare. Già prima dell’estate devono partire non dico i progetti, ma almeno i bandi e le attività correlate“. Lo ha detto stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, alla presentazione del rapporto sulle attività nel 2020 del Gse.
“La cosa positiva è che il Mef ci ha detto che non bisogna aspettare l’anticipo sul Pnrr, il 13% che arriverà entro l’estate, perché abbiamo una contabilità in cassa che prevede queste spese – ha proseguito Cingolani -. Stiamo facendo la lista delle priorità, speriamo di averla nelle prossime due settimane. Ora è fondamentale capire quali progetti possono partire subito“.
Per Cingolani “è importante riorganizzare il Ministero, perché il Ministero dell’Ambiente aveva un budget limitato, 1,5 miliardi all’anno, per lo più di spese fisse. Col Pnrr il Ministero della Transizione ecologica avrà un budget di 16 miliardi all’anno, su grandi progetti. Dovrà gestire 40 milioni al giorno. E’ come se da grossa Pmi diventasse una multinazionale quotata“.
“Dobbiamo installare 70 gigawatt di rinnovabili in 9 anni – ha aggiunto il ministro -. Finora ne installavamo 0,9 all’anno, dobbiamo arrivare a 8 gigawatt“.