Il 37% degli incentivi totali in Italia per l’acquisto di auto elettriche, previsti per l’intero 2021, è stato utilizzato nei primi tre mesi dell’anno. Di questo passo, il plafond di fondi disponibili potrebbe esaurirsi ad agosto prossimo, causando il blocco del mercato dell’auto “alla spina”. Lo scrive in un comunicato Motus-E, l’associazione italiana per la mobilità elettrica.
A marzo si sono verificate vendite record di mezzi green: 15.011 unità di auto full electric (Bev) e ibride plug in (Phev) delle 30 mila auto elettriche o ibride dell’intero primo trimestre 2021. Ma al momento gli incentivi sono decisivi per il sostegno del mercato dei veicoli elettrici, fino al raggiungimento di una parità di prezzo di acquisto fra mezzi M1 endotermici ed elettrici. MOTUS-E (ma anche molti altri analisti) prevede che si possa verificare con un 15% dei veicoli elettrici nelle immatricolazioni totali.
A marzo 2021 le Bev segnano un clamoroso 7.314, battendo il precedente record di dicembre 2020, mentre le Phev superano di poco le auto 100% elettriche con 7.697 unità. Rispetto ai due mesi precedenti il delta fra le ibride plug-in e le Bev si assottiglia di molto, se pensiamo che a febbraio 2021 le Phev rappresentavano il 59% dell’immatricolato di veicoli alla spina.
Questi risultati si presentano a fronte di un totale delle immatricolazioni a marzo pari a 188.653.
La Bev più venduta di marzo 2021 è la Tesla Model 3 con 1.363 veicoli, un dato che non stupisce viste le politiche di consegna della casa americana che si focalizzano sull’ultimo mese di ciascun trimestre; segue la 500e che addirittura raddoppia rispetto a febbraio e raggiunge le 1.054 unità. Terza classificata è la Smart Fortwo con 759 veicoli, quarta la Twingo con 738 e con 722 chiude la top 5 la Zoe. Eccetto per la Model 3, quindi, anche le Bev confermano che i grandi numeri si fanno con i segmenti A e B (le auto più piccole), al contrario delle Phev delle quali modelli mass-market ancora se ne targano pochi.