Ho letto e apprezzato la proposta di creare un servizio civile ambientale e l’appello bipartisan che mi è stato rivolto. È un’ottima idea: credo possa essere una valida occasione formativa e lavorativa per i giovani, un percorso professionalizzante per prepararli alle future sfide della transizione ecologica. È in corso una riflessione per valutare come inserirlo nel Pnrr e nelle iniziative a esso correlate. È una strada sicuramente da esplorare“. Lo ha detto in un comunicato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, commentando la proposta presentata ieri dai parlamentari di FacciamoECO – Federazione dei verdi.

Il servizio civile ambientale può essere un’incredibile opportunità, un mattone per iniziare a costruire un mondo nuovo e per coinvolgere i giovani nel percorso di transizione ecologica che ci aspetta. Il suo inserimento nel Pnrr sarà preso in seria considerazione dal governo“. è il commneto del ministro per le Politiche Agricole e senatore M5S, Stefano Patuanelli, interpellato sulla proposta presentata dai parlamentari di FacciamoEco – Federazione dei verdi.

La proposta è stata lanciata in una conferenza stampa alla Camera dai deputati di FacciamoECO – Federazione dei verdi Andrea Cecconi, Lorenzo Fioramonti, Alessandro Fusacchia, Antonio Lombardo e Rossella Muroni. “Grazie al programma Next Generation Eu abbiamo finalmente l’occasione di investire risorse importanti sulla conversione ecologica del Paese – hanno spiegato i parlamentari -. Una misura chiave in questa direzione è l’istituzione nel Piano nazionale di ripresa e resilienza di un Servizio Civile Ambientale per i giovani fino a 35 anni, per garantire contemporaneamente la tutela del territorio e una prospettiva concreta di formazione e lavoro per le nuove generazioni. Ed è proprio quanto proponiamo come FacciamoECO al ministro della Transizione Ecologica e al governo“.

Anziché continuare a spendere 3,5 miliardi l’anno in media per i danni del dissesto idrogeologico – proseguono i deputati di FacciamoECO – bisogna cambiare radicalmente approccio, iniziando a spendere meno e meglio grazie alla prevenzione“.

Il Servizio Civile Ambientale è “un percorso formativo e professionalizzante per giovani finalizzato alla manutenzione del territorio, al monitoraggio e all’aggiornamento di dati, alla formazione e divulgazione. Un servizio adeguatamente retribuito – concludono i parlamentari Verdi – e declinato in attività coerenti con il Piano Nazionale per l’Adattamento al Cambiamento Climatico, quali la piantumazione di alberi, il rimboschimento di crinali e la messa in sicurezza il territorio. Un servizio per il bene comune che aiuterebbe anche a diffondere una cultura della prevenzione“.