Nonostante l’impegno dei costruttori e i progetti di trasformazione della mobilità privata, gli obiettivi richiesti dalla Ue in tema di protezione dell’ambiente potrebbero essere disattesi e slittare di anni, addirittura di decenni. L’allarme arriva dalla Francia dove Jacques Rifflart, presidente dell’Association Eco Entretien (AEE), che raggruppa i professionisti post-vendita automobilistici francesi ed europei, ha diffuso i risultati di uno studio che parla di 40 anni di tempo per arrivare ad un parco circolante completamente ‘verde’ in quel mercato pur arrivando a immatricolare 1 milione di BEV ogni 12 mesi.
“Le vendite di modelli elettrici e ibridi, arrivate in Francia a 350mila unità nel 2020, rappresentano il 20% delle vendite annuali, ma sono costituite da due terzi proprio dagli Hybrid che mantengono un motore termico. Anche se le vendite di veicoli elettrici al 100% aumentassero da 110.000 a 1 milione all’anno – ribadisce Rifflart, che ha pubblicato il suo studio su L’Usine Nouvelle – ci vorrebbero 40 anni per convertire interamente la flotta e arrivare ad emissioni zero alla ruota. Non solo: oltre al rinnovo del parco veicoli per arrivare a proteggere l’ambiente occorre agire sulla manutenzione dei milioni di auto e di mezzi commerciali che circolano sulle strade“.
Punto centrale dell’eco-manutenzione è la sistematica analisi dei gas di scarico, che permette di stabilire una diagnosi, identificare le cause dell’inquinamento dei veicoli e trattarle. Un veicolo sottoposto a screening e quindi mantenuto sotto l’etichetta di manutenzione ecologica è un veicolo che può ridurre il suo consumo di carburante e quindi CO2 di quasi il 10%, ridurre le sue emissioni di NOX fino al 50% e le sue emissioni di particolato dell’80%.