Il progetto integrato HyNet North West finalizzato alla decarbonizzazione dell’importante distretto industriale dell’Inghilterra Nord Occidentale ha ricevuto fondi per circa 33 milioni di sterline da parte del UK Research and Innovation (UKRI), l’ente nazionale inglese il cui obiettivo è quello di sostenere la ricerca e l’innovazione nel Paese, attraverso l’Industrial Decarbonisation Challenge (IDC). Lo rende noto Eni. I fondi ricevuti coprono circa il 50% degli investimenti necessari per finalizzare gli studi di progettazione in corso e consentiranno di accelerare la decisione di investimento finale (FID) di HyNet North West al 2023 e di completarne la realizzazione entro il 2025.
Il progetto integrato HyNet North West è sviluppato da un consorzio formato, oltre che da Eni, da aziende industriali dell’area e prevede la cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 emessa dalle industrie esistenti e dai futuri siti di produzione di idrogeno blu, quale combustibile alternativo per gli impianti di riscaldamento, generazione di energia elettrica e trasporto. Il progetto consentirà di realizzare la prima infrastruttura di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS) del Regno Unito.
Eni svolgerà “un ruolo fondamentale nel consorzio come operatore delle attività di trasporto e stoccaggio della CO2 utilizzando allo scopo i propri giacimenti di gas depletati ubicati a circa 30 Km dalla costa nella baia di Liverpool e per i quali ha ottenuto l’assegnazione nell’ottobre 2020 di una licenza per lo stoccaggio da parte delle autorità UK Oil & Gas (OGA)”, si legge in una nota.
Una volta operativo, il progetto consentirà di trasformare uno dei distretti industriali più energivori del Regno Unito, nel primo cluster industriale a basse emissioni di anidrite carbonica del mondo ed in particolare entro il 2030 contribuirà alla riduzione fino a 10 milioni di tonnellate/anno di CO2 e fornirà l’80% del target di 5GW di idrogeno a basse emissioni annunciato dal Governo britannico, svolgendo un ruolo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni al 2050 del Paese.
Tale obiettivo è in linea con l’impegno di Eni per la transizione energetica e la decarbonizzazione in quanto la cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2, “soprattutto in relazione alle emissioni dei settori industriali “hard to abate”, rappresenta un processo importante e decisivo per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul Clima e dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, come riconosciuto anche dall’ONU nell’ultimo report Unece”, conclude la nota.