Joe Biden affronta proprio in queste ore il tema della crisi climatica.
L’annuncio della firma di ulteriori ordini esecutivi volti agli impatti ambientali è arrivata dagli organi di stampa statunitensi.
Gli ordini includono la difesa e la sicurezza interna degli Stati Uniti per affrontare le minacce determinate dall’aggravarsi di siccità, inondazioni e altri disastri naturali sotto il riscaldamento globale.
Tra le priorità una serie di azioni volte a mettere in pausa e rivedere tutte le trivellazioni di petrolio e gas sui terreni federali, eliminare i sussidi ai combustibili fossili e trasformare la vasta flotta di auto e camion del governo in veicoli elettrici.
Gli ordini esecutivi saranno firmati mercoledì dal presidente degli Stati Uniti che indicherà al Dipartimento degli Interni di sospendere nuovi contratti di locazione di petrolio e gas su terreni pubblici e acque offshore e di avviare una “revisione rigorosa di tutti i contratti di locazione esistenti”, secondo un documento di pianificazione della Casa Bianca.
Biden ha definito la crisi climatica la “minaccia esistenziale del nostro tempo” e la Casa Bianca ha affermato che i nuovi ordini esecutivi aiuteranno a spingere gli Stati Uniti verso l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.
Tra le azioni di Biden tese a “promuovere la giustizia ambientale” una più di tutte preoccupa gli americani.
Si tratta della revoca del permesso per il colossale oleodotto Keystone XL, voluto da Trump per collegare il Canada al Golfo del Messico.
Una notizia accolta con rammarico dal Canada. “L’amministrazione Bideden si rifiuta di dare a questo paese il rispetto sufficiente per ascoltarci sulle ragioni di questo gasdotto ha affermato Alberta Jason Kenney definendo la decisione un “pugno nello stomaco” chiedendo che il primo ministro Justin Trudeau si muova per annullare la decisione.
A livello internazionale, resta l’incertezza sul fatto che gli impegni di Biden sul clima possano sopravvivere alla politica intensamente divisa degli Stati Uniti. Intanto il presidente ha tutto il supporto degli ambientalisti americani.