Economia pulita ed emissioni zero entro il 2050. Il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, segna un nuovo inizio, firmando, a poche ore dal suo insediamento, 17 ordini o iniziative presidenziali tra cui il ritorno all’accordo di Parigi sul clima.
Il documento, firmato nella capitale francese nel 2015, ha come obiettivo quello di contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei due gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, con l’impegno a limitare progressivamente l’aumento di temperatura a 1,5 gradi.
Tra gli altri obiettivi, c’è quello di raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il prima possibile per iniziare subito con le riduzioni, fino a trovare un equilibrio tra emissioni e tagli per la seconda metà del secolo. Tutti i Paesi firmatari, tra cui gli Usa (con Obama), hanno poi comunicato gli impegni a livello nazionale, dovendo prevedere revisioni migliorative a cadenze regolari (ogni cinque anni).
Un cambio di passo importante che rovescia la politica di Trump. L’ex Presidente infatti è sempre stato scettico sul surriscaldamento globale e nel 2017 era uscito dall’accordo di Parigi nonostante l’impegno preso nel 2015 da di Barack Obama.
L’America, la seconda nazione più inquinante del mondo dopo la Cina, si era impegnata a ridurre le emissioni del 26%-28% entro il 2025. Oggi Biden ha annunciato la necessità di richiedere l’organizzazione di un summit globale sul clima.
Biden ha detto stop anche all’oleodotto Keystone XL : “il Pianeta grida aiuto” ha affermato durante il suo insediamento annunciando di voler bloccare il colossale oleodotto Keystone XL, voluto da Trump per collegare il Canada al Golfo del Messico.