L’Italia è, anche nel 2020, il primo beneficiario dei prestiti della Bei, la Banca europea per gli investimenti aggiudicandosi il 17,9% sul totale del 66,6 miliardi di finanziamenti l’anno scorso.
Il consuntivo 2020 tracciato ieri dal presidente Werner Hoyer ha segnato con le 4 C Covid, Clima, Coesione e Competitività i punti salienti di un anno importante.
Il 40% dei finanziamenti del 2020 è stato mirato a operazioni per il clima e l’ambiente: “il futuro non è nei combustibili fossili” ha detto il presidente, utilizzando una frase di forte impatto: “gas is over”.
Hoyer ha annunciato una spinta prevendendo una mobilitazione di investimenti verdi entro la fine di questo decennio.
La BEI prevede di utilizzare il 50% delle sue attività per sostenere la sostenibilità climatica e ambientale, sbloccando 1 trilione di euro per finanziamenti verdi entro il 2030 e garantirà inoltre che tutte le attività siano allineate con l’accordo di Parigi.
“L’Ue è davanti a un paradosso. Le aziende ci dicono che il Covid-19 e il cambiamento climatico stanno creando esigenze di investimenti strutturali ancora maggiori, ma allo stesso tempo queste stesse aziende stanno riducendo gli investimenti. Il 45% di loro prevede di tagliarli nel prossimo anno, mentre solo il 6% di aumentarli”, ha detto Hoyer anticipando i dati di un sondaggio condotto dalla Bei.
Nell’ultimo periodo “abbiamo ottenuto un impatto senza precedenti sul clima, ma resta il rischio di una ripresa che trascuri clima e ambiente”.