Si chiama Rivoluzione verde e transizione ecologica il capitolo del Piano che beneficia di maggior volume per progetti nuovi.

Impresa verde ed economia circolare 6,3 miliardi
Transizione energetica e mobilità locale sostenibile 18,21 miliardi.
Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici 29,35 miliardi.
Tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica 15,03 miliardi.

Alla base di questa missione una novità importante: la definizione di una strategia nazionale in materia di economia circolare con una riforma normativa, “Circolarità e tracciabilità” per la semplificazione amministrativa in materia di economia circolare.

    La missione di fatto è ampiamente trasversale è avrà un impatto sull’inclusione sociale, lo sviluppo del Mezzogiorno, l’occupazione giovanile e la parità di genere. Gli interventi sono numerosi dal prolungamento del superbonus al 110% alla digitalizzazione dei processi per gestione dell’acqua, al rinnovamento delle flotte di autobus, ad operazioni di “Safe, green and social” con la riqualificazione per l’edilizia residenziale pubblica.

    Con questa missione l’Italia punta a rendere la filiera agroalimentare sostenibile, a ridurre le emissioni di gas in linea con gli obiettivi 2030 del Green Deal, incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili e sviluppare rete trasmissione, promuovere e sviluppare la filiera dell’idrogeno, sostenere la transizione verso mezzi di trasporto non inquinanti, assicurare la gestione sostenibile della risorsa idrica lungo l’intero ciclo, contrastare il dissesto idrogeologico ed attuare un programma di riforestazione, migliorare la qualità delle acque.

    Più in generale tutto il Pnrr avrà un forte impatto sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.