L’ambiente al centro dell’economia, 30 leader mondiali discutono di biodiversità

Un impegno concreto e costante, un cambio di rotta per ripristinare il corretto funzionamento degli ecosistemi.
La biodiversità comune denominatore dell’agenda politica europea e internazionale.
Si è svolto ieri a Parigi il vertice One Planet Summit che ha coinvolto in videoconferenza 30 leader mondiali.
Un dibattito importante dove si è discusso dell’impegno dei paesi per accettare la grande sfida sociale ed economica che richiederà una profonda trasformazione dei modelli di business e delle abitudini di consumo, per porre fine ai modelli di produzione distruttivi degli esseri viventi.

La crisi sanitaria globale del COVID 19 è stata un drammatico promemoria dell’importanza della natura per la vita quotidiana e per la nostra economia.

Ursula von der Leyen


A confermarlo anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che durante il vertice ha preso la parola:
«Se non agiamo con urgenza per proteggere la nostra natura, potremmo essere già all’inizio di un’era di pandemie. Abbiamo parlato molto dei legami tra perdita di biodiversità e Covid. Ma questo non è il primo, l’ultimo o anche il più significativo esempio. Basti pensare a come si ritiene sia iniziata una delle epidemie più letali di Ebola. L’Europa è pronta a fare da apripista- ha continuato- e spero che altri si uniranno a noi in questo sforzo. Un impegno quello dell’Europa che riguarda anche l’ambiente: «Entro la fine del 2021 sarà proposta una nuova normativa per ridurre al minimo il rischio di immissione sul mercato dell’Ue di prodotti legati alla deforestazione globale. Essere una grande economia e una superpotenza commerciale comporta delle responsabilità. E’ nostro dovere garantire che il nostro mercato unico non guidi la deforestazione nelle comunità locali in altre parti del mondo. Mobiliteremo anche più dei 700 milioni di euro all’anno già raccolti per il progetto Great Green Wall. Più partner e più Stati membri si uniscono e investono. Questo è lo spirito di Team Europe e sono certa che possiamo fare molto di più lavorando con i nostri partner africani. Ciò dimostra che voltare pagina a favore della natura dipende tutto dall’azione locale e dall’ambizione globale. Con il Green Deal europeo, stiamo intensificando la nostra azione e ambizione, sia a livello locale che globale. Le nostre nuove strategie per la biodiversità e ‘Farm to fork’ apriranno la strada. Esse definiscono le ambizioni dell’Ue di proteggere il 30% delle aree terrestri e marittime, in Europa e nel mondo. Ci aiuteranno a ripristinare i fiumi e a piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030. Aiuteranno a riportare gli impollinatori nei terreni agricoli e a ridurre l’uso e il rischio di pesticidi nocivi» ha concluso la presidente.

Quattro i temi chiave discussi ieri durante il dibattito tra cui la protezione degli ecosistemi terrestri e marini, la promozione dell’agroecologia, i finanziamenti per la biodiversità e il legame tra deforestazione, specie e salute umana.

Emmanuel Macron

Grande attenzione anche al mediterraneo considerato un tesoro da tutelare.

«Il Mediterraneo – ha detto il presidente francese Emmanuel Macron- è un tesoro. Spetta a noi preservarlo insieme”. Ha quindi annunciato la creazione di una coalizione per un Mar Mediterraneo esemplare. Più spazi protetti, fine della pesca eccessiva, dell’inquinamento marittimo e della plastica monouso, oltre che un trasporto marittimo più verde».

Giuseppe Conte

Ad intervenire al dibattito anche il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte:

«Dipendiamo tutti da un’unica fragile casa comune. La pandemia ci ha ricordato che la distruzione degli habitat aumenta il rischio di diffondere malattie dalla fauna selvatica all’uomo. Il suo impatto, unito alla perdita di biodiversità e al cambiamento climatico, è stato più duro per i più vulnerabili, compromette lo sviluppo sostenibile e l’agenda del 2030. Questi principi non dovrebbero solo accompagnare, ma anche dare un forte contributo alla rigenerazione dei nostri sistemi sociali ed economici dopo la pandemia. Per questo il Pianeta è uno dei tre pilastri, insieme alle Persone e alla Prosperità, della Presidenza italiana del G20».