Con la speranza di archiviare presto il 2020 e in attesa del 2021, per approfondire le sfide green di una nuova regione, abbiamo pensato di dedicare uno speciale al Superbonus 110%.
In questo numero abbiamo intervistato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio di Ministri On. Riccardo Fraccaro, Armando Zambrano Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri, Giuseppe Rufo direttore generale DEI Tipografia del Genio, Alessandro Ponti Amministratore Delegato di Harley&Dikkinson, l’ arch. Antonio Disi di Enea e l’ing. Alberto Boriani di Isnova, punto di riferimento importante in questa bella avventura dedicata all’informazione green.
È partita la nuova opportunità per riqualificare le nostre abitazioni sia dal punto di vista sismico che da quello energetico, purtroppo va a rilento a causa della complessità del sistema amministrativo-burocratico.
Ma ormai la strada sembra tracciata e con l’accordo Europeo del taglio delle emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 e i finanziamenti del Recovery Fund dedicati per il 37% al Green New Deal appare segnata anche la strada per la proroga del Superbonus del 110%.
I partiti di maggioranza chiedono una proroga al 2024 ma bisogna trovare la copertura finanziaria.
L’emendamento alla manovra approvato dalla commissione bilancio di fatto proroga al 2022 il superbonus ma i partiti di maggioranza continuano a chiedere una proroga perlomeno al 2023.
Numerosi quesiti e dubbi sono stati risolti attraverso emendamenti alla manovra di bilancio, alcuni nodi risolti sono la possibilità di detrarre l’eliminazione delle barriere architettoniche, lo snellimento di unità immobiliare funzionalmente indipendente, il superbonus maggiorato per la ricostruzione di immobili danneggiati dai sismi, il fotovoltaico anche sulle strutture pertinenziali.
Generalmente nelle città la maggior parte delle emissioni è imputabile al settore residenziale e a quello dei trasporti.
Ridurre i gas climalteranti del 55 % entro il 2030 ci pare una sfida ambiziosa e difficile che potrà essere raggiunta solo attraverso un cambio di paradigma nella vita quotidiana degli italiani.
Bisognerà agire e cambiare modo di muoversi e di consumare l’energia.
Le comunità energetiche sono ormai agli sgoccioli e l’opportunità di condividere energia con i nostri vicini di casa ci sembra a portata di mano. Dovrà cambiare il modo di vivere che dovrà essere più consapevole, dovrà cambiare il modo di muoversi che dovrà essere condiviso, dovrà cambiare il modo di usare l’energia che dovrà essere più oculato.
Protagonista del cambiamento dovrà essere la nostra casa, dovrà essere domotica, rendendo intelligenti apparecchiature impianti e sistemi al fine di migliorare la qualità della vista riducendo i costi di gestione e i consumi energetici e abbattendo i gas climalteranti.
Come tutte le grandi opportunità il Superbonus 110% appare complesso e inarrivabile ma vi assicuro che affidandovi a professionisti del settore è un obiettivo alla portata di tutti.
Siamo sicuri che l’incentivo sarà il volano della ripresa dell’Italia post covid e i beneficiari saranno di tutti i cittadini che ci avranno creduto.
Noi proviamo a fare un po’ di chiarezza;
Buona lettura.