Il Superbonus 110% è da tutti i tecnici ritenuto uno strumento utile ad una scossa del mercato nel settore edilizio. Molti, però, in questi mesi hanno sollevato alcuni interrogativi su aspetti procedurali e sulla durata dell’incentivo, allo stato delle cose, fermo al 2021. A tal proposito sono tanti gli spunti che arrivano dai vari ordini professionali interessati dal bonus. L’ultima nota è della Rete Professioni Tecniche.
“La misura – si legge – , tuttavia, anche in considerazione della sua complessità e dell’aspettativa che ha generato in larga parte della cittadinanza, ha mostrato alcune criticità originarie alle quali si sono aggiunte nelle settimane immediatamente successive una serie di difficoltà interpretative dovute ai punti di vista dei soggetti a vario titolo coinvolti nel percorso applicativo. Per questo motivo, anche in seguito alle interlocuzioni istituzionali già avviate, la RPT intende fornire il proprio contributo per perfezionare e semplificare la normativa. A tal proposito ha elaborato un documento che recupera e sintetizza la grande mole di segnalazioni pervenute ai Consigli nazionali degli Ordini e Collegi professionali aderenti, ne individua i profili critici e propone soluzioni correttive sostenibili ed immediatamente attuabili“.
Le proposte emendative della RPT, oltre che all’estensione temporale della misura, mirano, tra le altre cose, a superare la bassa integrazione tra le varie tipologie differenti di interventi, le incertezze della norma, i limiti di accesso agli incentivi fiscali, l’eccessiva produzione di documentazione, il nodo della conformità urbanistica dell’edificio interessato.
“L’obiettivo comune deve essere quello di evitare che i grandi sforzi messi in campo dal legislatore vengano vanificati da una norma che ad oggi presenta molteplici ostacoli per i committenti, per le imprese e per i professionisti. L’auspicio della RPT è che queste proposte migliorative possano essere acquisite ed approvate in occasione dell’imminente esame della Legge di Bilancio per il 2021 che dovrà necessariamente prevedere, come condizione essenziale, la proroga della misura almeno fino al 2023 ed auspicabilmente sino al 2025“.
Insomma continua dialogo con le istituzioni al fine di arrivare ad un risultato che sia congeniali a tutti i soggetti interessati dal Superbonus 110%. In questa direzione anche l’incontro avvenuto qualche settimana fa tra Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, e il ministro Patuanelli in cui si è parlato di alcune tematiche particolarmente rilevanti per la categoria con un focus specifico sulle criticità rilevate dai professionisti tecnici nei primi mesi di applicazione della normativa che ha introdotto il Superbonus 110%.