Terna ha deciso di imprimere una forte accelerazione agli investimenti nelle attività regolate in Italia. In base al piano industriale 2021-2025, presentato dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma e approvato dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Valentina Bosetti, ammonteranno in cinque anni a 8,9 miliardi di euro, il livello più alto mai previsto da Terna per il nostro Paese, in crescita del 22% rispetto al piano precedente presentato lo scorso marzo.
E’ previsto che tali investimenti abbiano un importante effetto moltiplicatore sia in termini di crescita del Prodotto Interno Lordo, sia di creazione di nuovi posti di lavoro: secondo recenti studi, infatti, ogni miliardo di investimenti in infrastrutture ne genera fra due e tre in termini di PIL e circa mille nuovi posti di lavoro.
“Attraverso questo Piano Industriale vogliamo rafforzare il fondamentale ruolo di Terna non solo per il sistema elettrico nazionale, ma per tutto il nostro Paese, con uno sguardo al contesto mediterraneo di cui l’Italia è il naturale hub energetico”, ha detto Donnarumma.
“Gli investimenti che metteremo in campo nei prossimi cinque anni rappresentano un formidabile volano per la ripresa e porteranno benefici a tutti gli italiani: è fondamentale agire oggi per consegnare alle prossime generazioni un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato. L’Italia ha delle opportunità eccezionali: Terna, regista e guida del sistema elettrico, vuole renderle possibili”, ha proseguito.
Per lo sviluppo della rete elettrica nazionale saranno previsti 5,4 miliardi di euro di investimenti finalizzati a incrementare la capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato risolvendo le congestioni attualmente presenti, a razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese e ad incrementare le interconnessioni con l’estero. Tra i più importanti progetti previsti dal Piano Industriale 2021-2025 vi sono il Tyrrhenian Link – l’interconnessione tra Campania, Sicilia e Sardegna che contribuirà alla decarbonizzazione della Sardegna, integrando appunto diverse zone di mercato con importanti benefici in termini di efficienza; l’elettrodotto che unirà la zona di Colunga (provincia di Bologna) a quella di Calenzano (provincia di Firenze), assicurando così un notevole aumento della capacità di scambio fra Centro-Sud e Centro-Nord; l’elettrodotto che unirà le due sponde della Sicilia da Chiaramonte Gulfi (provincia di Ragusa) a Ciminna (provincia di Palermo) migliorando la qualità e la continuità della fornitura elettrica nella Regione; nonchè il SA.CO.I.3, il rafforzamento del collegamento tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana.
I ricavi di Gruppo di Terna nel 2025 sono previsti in crescita a 3,04 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,21 miliardi di euro, con una crescita media annua (CAGR) nell’arco di Piano di entrambi gli indicatori di oltre il 4%. Nel 2021, in particolare, è previsto che i ricavi crescano a 2,57 miliardi di euro e l’EBITDA a 1,84 miliardi di euro. Previsto in miglioramento anche l’utile netto di Gruppo che porterà a un utile per azione (EPS) di 39 centesimi di euro nel 2021 e di 49 centesimi nel 2025, con una crescita media annua nell’arco di Piano di oltre il 5%.