L’energia del mare rappresenta la più grande fonte energetica rinnovabile al mondo: si stima che le onde potrebbero sviluppare una potenza lungo le coste terrestri a livello globale pari a 2 TeraWatt, circa 18 mila miliardi di chilowattora all’anno, ovvero quasi il fabbisogno annuale di energia elettrica del pianeta. Inoltre, l’energia da onde è prevedibile, più modulata delle altre fonti rinnovabili e più continua. Valorizzare questa fonte energetica dalle alte potenzialità è lo scopo del laboratorio di ricerca congiunto realizzato dal Politecnico di Torino ed Eni MORE – Marine Offshore Renewable Energy Lab – inaugurato oggi alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, della presidente di Eni, Lucia Calvosa, dell’Ad di Eni, Claudio Descalzi, e del rettore del Politecnico Guido Saracco.
Il laboratorio permetterà di ampliare il campo d’azione congiunta allo studio di tutte le fonti di energia marina, andando a investigare non solo il moto ondoso ma anche l’eolico e solare offshore, le correnti oceaniche e di marea e il gradiente salino.
Il MORE Lab ha sede presso il Politecnico, con l’impiego di infrastrutture di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale e vede anche l’integrazione con il Marine Virtual Lab, presso il centro di supercalcolo HPC5 a Ferrera Erbognone e l’area di test in mare aperto a Ravenna, dove si sta valutando la fase pre-prototipale del convertitore di moto ondoso ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter), il primo impianto al mondo di generazione elettrica ibrida e distribuita da moto ondoso e fotovoltaico. Inoltre, il laboratorio farà rete anche con il sito di test del Politecnico a Pantelleria, dove altri aspetti della stessa tecnologia vengono testati in un ecosistema, quello isolano, che mira all’autonomia energetica e all’azzeramento dell’impatto paesaggistico. Saranno circa 50 i ricercatori coinvolti nella ricerca di MORE Lab, tra personale in ruolo e dottorandi/tesisti del Politecnico, con i quali Eni si interfaccerà, con proprie professionalità, per una rapida crescita del know-how specifico e per la finalizzazione industriale delle tecnologie. Il Centro avrà a disposizione una vasca di prova navale e dei laboratori all’avanguardia per lo sviluppo e dry test dei prototipi e un centro di calcolo ad alte prestazioni. Il laboratorio, inoltre, si avvarrà di una cattedra specifica sull’ “Energia dal Mare”, che avrà l’obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio.
Per l’Ad di Eni Claudio Descalzi, “l’impegno di Eni nello sviluppo di tecnologie che avranno un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione diventa sempre più concreto grazie al lavoro di ricerca condotto insieme al Politecnico di Torino nei MORE Lab che ci permetterà di ottimizzare le tecnologie per renderle sempre più efficienti, competitive ed accelerare il processo di industrializzazione delle energie marine”.
“In un settore come quello dell’energia rinnovabile e della sostenibilità, lo sviluppo di soluzioni innovative e realizzate in stretta collaborazione con il mondo industriale – quindi pronte per essere impiegate sul mercato – è quanto mai centrale per il nostro Ateneo”, ha commentato il rettore del Politecnico Guido Saracco. “I laboratori e i progetti di ricerca e innovazione sviluppati con Eni nei MORE Lab saranno cruciali nei prossimi anni per contribuire in modo significativo a trovare soluzioni per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni che l’Europa si è data”.