Enel ha pubblicato il suo terzo studio sulle città circolari intitolato “Città circolari – Le città di domani”, dedicato a come i paesaggi urbani di domani possano raggiungere la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la competitività economica. Lo studio è stato condotto con il contributo della società Arup, leader a livello globale nel campo dell’edilizia sostenibile, il Gruppo Intesa Sanpaolo, banca all’avanguardia nei finanziamenti per l’economia circolare, e Future Food Institute, ONG focalizzata sulle future sfide legate al cibo in una prospettiva circolare.
Michele Crisostomo, Presidente del Gruppo Enel, ha commentato: “È all’interno delle città che la nostra società pulsa di vita e si evolve. Ogni città è diversa per architettura, cultura e contesto storico, ma tutte sono il frutto della propensione dei nostri antenati a riunire e formare comunità. L’urbanizzazione ha vissuto una repentina accelerazione negli ultimi anni, dal momento che oggi le città ospitano più della metà della popolazione mondiale e generano oltre l’80% della produzione economica globale, oltre a tutte le sfide sociali, economiche, ambientali e, come recentemente sperimentato, sanitarie. Ecco perché è fondamentale promuovere nelle nostre città la competitività economica, l’inclusione sociale e il rispetto per l’ambiente, considerando tali obiettivi in una visione che unisca innovazione e sostenibilità e che si esprima più compiutamente nell’economia circolare. La transizione verso un modo di vivere più circolare costituisce la soluzione migliore ai problemi che le città si trovano oggi ad affrontare, nonché un passo avanti indispensabile per migliorare la qualità della vita nelle città di domani.”
Francesco Starace, Amministratore Delegato del Gruppo Enel, ha commentato: “Molto prima che l’umanità potesse vedere il bagliore delle luci delle città dallo spazio, Parigi era chiamata la “Ville lumière”, evidenziando la grande conquista che fu l’illuminazione pubblica ai tempi. Dall’invenzione dell’illuminazione pubblica abbiamo percorso molta strada e nelle nostre città utilizziamo sempre più energia, specialmente sotto forma di elettricità, per il lavoro e la vita quotidiana. L’elettricità è, e sarà sempre di più, la linfa vitale delle città grazie alla crescente elettrificazione. In quanto attore chiave nel campo dell’energia, vogliamo contribuire allo sviluppo di una visione urbana sostenibile per il futuro. Per farlo, abbiamo iniziato coniugando obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, prendendo in considerazione tutti i settori e gli elementi che compongono una città. Questa visione, ancora più urgente se consideriamo le difficoltà del periodo attuale, si riflette nello studio che stiamo presentando oggi ed è implementata nei progetti di città circolari che stiamo realizzando nel mondo, i quali rappresentano un ulteriore contributo verso un futuro più sostenibile.”
Enel, che opera in Europa, nelle Americhe, in Asia, Africa e Oceania, è fortemente impegnata a favore della circolarità. Il Gruppo sta coinvolgendo tutti gli stakeholder rilevanti nella transizione verso la circolarità applicata alle città, promuovendo un approccio all’economia circolare basato su obiettivi e target chiari e con una governance non soltanto di tipo “top-down” ma anche “bottom-up”, oltre a includere tutte le aree di business fondamentali.
A Genova, Enel sta adottando una soluzione di City Analytics per l’analisi e l’ottimizzazione del trasporto in tempo reale, inclusa l’installazione di un’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici diffusa in tutta la città, con oltre 200 punti di ricarica. Dal 2017, nel campus dell’Università di Genova a Savona, è attivo un Living Lab creato per sviluppare e testare tecnologie per reti intelligenti in un ambiente reale e controllato, grazie ai suoi carichi elettrici reali, prodotti dal campus stesso, oltre a impianti di produzione distribuita, tra cui fotovoltaico, co-generazione, stoccaggio di elettricità ed energia a concentrazione solare (CSP – Concentrating Solar Power).
Inoltre, il Gruppo sta sostituendo 33 milioni di contatori intelligenti di prima generazione in Italia con dispositivi di seconda generazione e, man mano che i vecchi contatori vengono smontati, plastica, metalli vari e componenti elettronici vengono opportunamente lavorati per essere utilizzati nella produzione di materie prime secondarie.
In Spagna, Enel, attraverso la sua controllata Endesa, possiede un laboratorio a cielo aperto nella città andalusa di Malaga, per sperimentare e far conoscere tecnologie e soluzioni che faranno parte della vita quotidiana delle città circolari del futuro. Dal 2009, il progetto Smartcity Málaga sostiene la ricerca, lo sviluppo e un ecosistema innovativo in cui tutte le tecnologie intelligenti lavorino assieme in un ambiente reale, con oltre 20.000 utenti finali. Questa città-laboratorio ha sviluppato e implementato soluzioni innovative per il monitoraggio avanzato e la flessibilità operativa delle reti, che hanno portato ad un miglioramento nella capacità delle stesse di integrare i flussi di energia da rinnovabili, oltre che all’utilizzo di intelligenza artificiale e big data. Tali innovazioni mirano ad incrementare l’uso della generazione distribuita, e a contribuire a un modello più sostenibile, fondato sulla creazione di valore condiviso tra stakeholder quali municipalità, mondo accademico, aziende locali, startups. Questo progetto, portato avanti in collaborazione con le autorità locali e altri partner, si sta attualmente evolvendo nella #eCity Málaga (Smartcity Málaga Living Lab), prevedendo un approccio circolare più completo con l’obiettivo di fare di Malaga una delle città più sostenibili al mondo.
A San Paolo, Brasile, una megalopoli in cui Enel gestisce la rete di distribuzione, il Gruppo ha lanciato Urban Futurability®, un progetto del valore di 25 milioni di euro consistente nella realizzazione di una replica virtuale della rete elettrica chiamata Network Digital Twin®, che utilizza la completa digitalizzazione della rete e delle aree circostanti assieme a dati in tempo reale e alla manutenzione predittiva per mitigare i rischi di fenomeni meteorologici estremi, di incendi ed inondazioni, oltre a permettere di misurare e di mitigare le emissioni di CO2 e l’inquinamento acustico. L’attenzione all’economia circolare ha effetti anche su molti altri aspetti, quali la progettazione circolare di nuovi contatori intelligenti, rigenerando rifiuti quali vecchi cavi e plastica da trasformare in nuovi dispositivi, oppure gli scarti derivanti dalla nuova catena di approvvigionamento circolare che ruota attorno alla potatura del verde urbano, con il risultato di creare nuove opportunità di business.
Tramite la controllata Enel X, società dedicata alle soluzioni energetiche avanzate, il Gruppo partecipa a sette progetti di trasporto pubblico elettrico in quattro paesi di due continenti, per un totale di 991 autobus elettrici forniti o gestiti a Santiago (Cile), Bogotà (Colombia), Montevideo (Uruguay) e Barcellona (Spagna). Di recente, Enel X e AMP Capital hanno creato una joint venture per costituire e sviluppare una piattaforma di e-mobility nelle Americhe. Nello specifico, le parti investiranno congiuntamente nello sviluppo e nel leasing di veicoli per il trasporto pubblico elettrico di massa a terra e nelle relative infrastrutture per il deposito, la ricarica, la riparazione e il funzionamento dei veicoli stessi nelle Americhe. La joint venture possiede attualmente a Santiago del Cile un parco di 433 autobus elettrici in funzione nonché la relativa infrastruttura di ricarica, sviluppati da Enel X nel corso degli ultimi due anni.
Negli Stati Uniti, le soluzioni energetiche avanzate e i nuovi modelli di business tesi all’elettrificazione e alla decarbonizzazione, come le infrastrutture per veicoli elettrici, le energie rinnovabili, i sistemi di stoccaggio dell’energia a batterie e l’ottimizzazione di software, sono in corso di applicazione in diverse città in cui Enel è presente, incluse Boston, New York e Pittsburgh, consentendo una circolarità, una sostenibilità e una resilienza migliori e ottenendo al contempo risultati efficaci dal punto di vista dei costi e, talvolta, in grado di generare ricavi.
Le città generano oltre l’80% della produzione economica mondiale ma sono anche il luogo in cui le sfide globali sono più critiche. Re-immaginare le città di domani in termini di qualità di vita migliore, seguendo un approccio basato sull’economia circolare, rappresenta un’enorme opportunità:
- dal punto di vista ambientale, in quanto l’economia circolare può contribuire fino al 45% all’impegno per la decarbonizzazione globale entro il 2050 (Ellen MacArthur Foundation, 2019)[1];
- dal punto di vista sociale, in quanto l’economia circolare dovrebbe creare posti di lavoro meno sostituibili dall’automazione, che richiedono nuove capacità e competenze, laddove l’ultima stima di Enel e The European House – Ambrosetti (2020)[2] parla della creazione di 2,5 milioni di posti di lavoro in Europa associati all’economia circolare nel 2018; e
- da un punto di vista economico, in quanto la competitività di materiali e risorse, unitamente all’uso di energia rinnovabile, può assicurare servizi più competitivi per i cittadini e minori costi per le imprese.
L’approccio della città circolare conserva il ruolo fondamentale della tecnologia integrandola in una visione più olistica, in una governance aperta e nei principi dell’economia circolare al fine di conseguire la competitività economica, la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale. I partenariati pubblico-privati svolgono un ruolo importante nell’implementare tale approccio.