Almeno il 37% dei fondi dovrà andare alla transizione verde e non meno del 20% alla transizione digitale. Parla chiaro la Commissione europea nelle linee guida per la stesura dei piani nazionali all’interno del programma Next Generation Eu.
Quattro le priorità: transizione verde, digitale e produttività, equità e stabilità macroeconomica.
E sette gli obiettivi (European flagship): promuovere l’energia pulita, migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sviluppare la mobilità sostenibile, rafforzare la banda larga, digitalizzare la pubblica amministrazione, il settore giudiziario e sanitario, rafforzare il cloud e potenziare le competenze digitali.
L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. E per farlo, gli Stati membri dovranno presentare progetti «nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’industria della decarbonizzazione, dell’economia circolare, della gestione dell’acqua e della biodiversità».
Il intanto il servizio studi del dipartimento Bilancio della Camera prepara un documento per intercettare i fondi europei Next Generation EU facendo il punto sui programmi italiani per il Ricoveri Plan e ponendo l’attenzione proprio sull’ambiente.