Quali politiche possono garantire una crescita economica e allo stesso tempo promuovere attività rispettose dell’ambiente?
Come è possibile indurre comportamenti sostenibili a imprese che perseguono principalmente obiettivi di massimizzazione del profitto?
Inizia domani la quindicesima edizione del Festival dell’Economia di Trento. E parte proprio dai temi delicati come il rispetto per l’Ambiente.
«Forse non s’è mai parlato così tanto di ambiente come in questi ultimi decenni- afferma il sindaco di Trento Alessandro Andreatta- ma alla gran mole di discorsi sui cambiamenti climatici, sull’economia verde, sulle piccole e grandi rivoluzioni energetiche, sulla transizione ecologica che è sempre di là da venire non è seguito un volume altrettanto consistente di azioni concrete, di provvedimenti, di programmi a lunga gittata.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e non solo in ambienti lontani e remoti, atolli sperduti del Pacifico che rischiano di essere sommersi, ghiacci polari che si ritirano, uragani sempre più violenti. Le conseguenze dei cambiamenti climatici le abbiamo viste anche qui in Trentino: basti pensare a Vaia e alla distruzione che ha portato nelle nostre montagne. Basti pensare al Coronavirus, messo in stretta correlazione da molti esperti con il nostro impatto, sempre più pesante, sugli ecosistemi naturali, in primo luogo le foreste.
«Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna, i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie», scrive David Quammen in Spillover, il libro diventato famoso per aver previsto l’attuale pandemia.
In effetti, in un recente rapporto, il WWF sottolinea come il passaggio di virus da animali selvatici all’uomo sia facilitato dalla progressiva distruzione degli ecosistemi e dalla penetrazione dell’uomo nelle ultime aree incontaminate del pianeta.
L’attuale pandemia, se non si arrestano la deforestazione e la violazione degli equilibri ambientali, potrebbe dunque essere solo la prima di una lunga e nefasta serie. Di fronte a queste previsioni apocalittiche, credo che le argomentazioni di chi sostiene che non ci possiamo permettere i costi delle politiche ambientali e della salvaguardia degli ecosistemi si rivelino per quello che sono: tesi preconcette o peggio in malafede, spesso prezzolate da lobby potenti che per prosperare difendono l’indifendibile, dal carbone al petrolio ai pesticidi alla plastica usa e getta. Oggi la prospettiva dello sviluppo green non è più solo una possibilità tra tante e neppure un lusso, come qualcuno riteneva fino a qualche anno fa.
Lo sviluppo green è un obbligo, è la condizione necessaria per garantire un futuro alla Terra. Mi auguro che il Festival dell’Economia ci aiuti, anche quest’anno, a chiarirci le idee e soprattutto a capire come modificare al più presto le nostre economie, le nostre politiche pubbliche e i nostri comportamenti individuali. Gli scienziati ci hanno già avvertito: il tempo sta per scadere».
Quaranta incontri, dal 24 al 27 di settembre, con gli economisti che maggiormente hanno contribuito alla ricerca e alla definizione di strategie di politica economica su questi temi.
Il tema scelto, “Ambiente e Crescita”, è quanto mai centrale, non solo per la necessità di intervenire prima che i cambiamenti climatici diventino irreversibili, ma anche per rilanciare le nostre economie dopo la crisi della pandemia.
Oggi giovedì 24 settembre alle ore 15.00 ci sarà l’inaugurazione on line con il Presidente della Provincia Autonoma di Trento insieme al Sindaco della Città di Trento e al Rettore dell’Università di Trento Paolo Collini. Seguiranno gli interventi dell’Editore Giuseppe Laterza, del coordinatore del Comitato Editoriale Innocenzo Cipolletta, del Responsabile della Ricerca e Chief Economist di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice e del Direttore Scientifico del Festival Tito Boeri che illustrerà il programma di questa edizione che può contare su sei Nobel per l’Economia tra i relatori.
Tra gli incontri di apertura quello con Esther Duflo, Premio Nobel nel 2019 insieme al marito Abhijit V. Banerjee con cui ha scritto il libro appena pubblicato in Italia “Una buona economia per tempi difficili”.
Ma ci sarà anche Angus Deaton (Nobel, 1984), che chiuderà il Festival con una lectio sul disastro economico-sociale causato dalla pandemia negli Stati Uniti.
Il Premio Nobel (2018) Robert Nordhaus noto proprio per i suoi studi sul cambiamento climatico, discuterà l’efficacia o meno dell’introduzione di una carbon tax.
Robert Shiller (Nobel, 2013) illustrerà la centralità delle narrazioni e, quindi, il ruolo fondamentale dei media nella definizione delle scelte dei consumatori.
Micheal Spence (Nobel, 2001) dialogherà con Robert Jhonson sulle innovazioni che si producono in un momento di crisi come quella che stiamo vivendo oggi.
Lars Peter Hansen (Nobel, 2013) illustrerà come la teoria dei giochi può essere d’aiuto nelle scelte politiche per fronteggiare il riscaldamento globale.
Tra gli ospiti italiani possiamo ricordare il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che discuterà sulle prospettive e le sfide che attendono l’economia italiana.
Piero Angela parlerà dell’importanza della tecnologia nel definire il nostro futuro, mentre Federico Rampini proporrà una lezione provocatoria “Xi Jin Ping contro Greta” per raccontare le disastrose politiche climatiche messe in atto da Pechino dopo la pandemia. Ma molti altri economisti, scienziati, storici e filosofi discuteranno su come ripensare il nostro rapporto con l’ambiente rilanciando allo stesso tempo le nostre economie.
Non mancheranno gli Incontri con l’Autore a cura di Tonia Mastrobuoni, con invitati d’eccezione tra cui, il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein ma anche, tra gli altri, Sergio Rizzo, Paolo Guerrieri, Pier Carlo Padoan, Chiara Valerio, Linda Laura Sabbadini, Stefano Nespor, Elisabetta Rosaspina.
Alle ore 12.00, come d’abitudine, da venerdì a domenica i Forum del Festival saranno moderati da Massimo Gaggi e tratteranno tematiche quali la corporate sustainability, le tecnologie green e la finanza per l’ambiente.
Il Festival dell’Economia è promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Trento e dall’Università di Trento. Ideato e progettato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri.