Dai rifacimenti degli impianti Fer ai piani decennali di sviluppo della reti fino al gas in Sardegna, alle tariffe per i veicoli elettrici e agli interventi nel settore idrico. Sono numerose le proposte di modifica formulate dall’Arera al DL Semplificazioni, nell’ambito delle audizioni alle commissioni riunite I e VIII del Senato.
In una memoria approvata venerdì 31 luglio dal collegio, l’Autorità si sofferma sulla partecipazione dei ripotenziamenti o rifacimenti degli impianti Fer alle procedure del Gse, segnalando l’opportunità che ciò avvenga “senza ricorrere a graduatorie separate, al fine di massimizzare la concorrenza nelle suddette procedure e minimizzare gli oneri per i consumatori”.
Per quanto riguarda i Piani decennali di sviluppo delle reti dei Tso, il regolatore condivide la presentazione con cadenza biennale anziché annuale di quello di Terna e chiede l’introduzione della stessa modifica anche per il Tyndp dei gasdotti e che “sia valutata la redazione di un Piano unico nazionale per lo sviluppo della rete di trasporto del gas, che includa tutti gli sviluppi della rete di trasporto nazionale e regionale previsti, anziché un Piano per ciascun Tso”.
L’approvazione dei Tyndp, “come avviene in oltre la metà dei Paesi europei e come raccomandato dall’Acer”, dovrebbe essere affidata all’Autorità.
La memoria segnala inoltre l’opportunità di escludere il Tyndp di Terna dall’applicazione della Vas, che comporta “notevoli ritardi” nella realizzazione dei progetti, “dal momento che i benefici derivanti dalle valutazioni ambientali sono comunque assicurati dall’applicazione delle Via ai singoli progetti inclusi nel Piano”.
Lato gas Sardegna, l’Arera chiede di “individuare puntualmente le infrastrutture effettivamente necessarie e i servizi destinati ad essere remunerati tramite la tariffa, favorendo soluzioni flessibili, che contemperino le esigenze di energia per lo sviluppo industriale con la vita utile degli investimenti infrastrutturali e la loro coerenza con il processo di decarbonizzazione”. Occorre infatti “garantire sull’isola l’approvvigionamento di energia a prezzi sostenibili; fornendo una perimetrazione dell’eventuale socializzazione dei costi, nel rispetto dei vincoli comunitari in materia di aiuti di Stato; conferendo un esplicito mandato all’Autorità per la copertura dei costi dei servizi, salvaguardando il carattere di indipendenza delle determinazioni tariffarie”.
In ogni caso, l’Arera terrà conto dello studio commissionato a Rse che sarà disponibile a breve nell’analizzare i Tyndp delle reti elettriche e del gas.
Sul fronte della mobilità elettrica, le indicazioni del regolatore si appuntano sulle infrastrutture di ricarica, che – salvo casi particolari – dovrebbero essere alimentate da punti di prelievo non esclusivamente dedicati alla ricarica. Tale soluzione offrirebbe vantaggi sia ai consumatori (minore incidenza delle tariffe di rete e oneri sul costo del kWh e minori contributi di connessione) sia per il sistema elettrico (minori costi di connessione e impatti sulle reti locali), senza necessità di introdurre misure tariffarie specifiche.
Considerato poi che le condizioni possono essere molto diverse tra ricariche pubbliche e private, viene chiesta la sostituzione della “tariffa di fornitura” con “misure tariffarie”, che possono includere ulteriori aspetti come i contributi di connessione. In proposito, si propone anche di indicare il livello massimo dell’agevolazione e la modalità di finanziamento, possibilmente non a carico della bolletta elettrica. Inoltre, una volta esplicitato l’obiettivo dalla norma di rango primario, si dovrebbe affidare la scelta degli strumenti più adeguati all’Autorità, che potrebbe così valutare congiuntamente l’impatto delle nuove misure sullo sviluppo della mobilità elettrica e della rete di distribuzione, comprese le ricadute tariffarie a carico dei clienti finali.
Venendo infine al capitolo servizi idrici e rifiuti, l’Arera auspica l’introduzione di “misure rafforzate volte a promuovere – valorizzando le dovute logiche industriali – un adeguato sviluppo di impianti innovativi” e “forme di intervento pubblico rafforzato … che vadano oltre le tradizionali soluzioni commissariali, non sempre adeguate. Gli assetti istituzionali locali, infatti, “appaiono talvolta ancora lontani dal raggiungimento del necessario grado di efficacia”.
Da segnalare intanto che il termine per presentare emendamenti al DL Semplificazioni è stato spostato dal 4 al 6 agosto, alle ore 10. Quanto alle votazioni sulle proposte di modifica, come anticipato, se ne riparla dopo la pausa estiva.