Mal comune ma nessun gaudio, dato il rischio di veder naufragare le strategie Ue per la transizione. E’ l’impietosa analisi di WindEurope della versione finale dei Pniec, che individua nella scarsa attenzione allo snellimento degli iter autorizzativi una delle principali carenze dei piani nazionali dei 26 (l’Irlanda non ha ancora trasmesso il suo documento a Bruxelles).
Aggiornando l’analisi delle prime bozze dei Pniec pubblicata nell’aprile 2019, l’associazione dell’industria eolica europea nota che i piani – se realizzati – permetterebbero di portare la quota delle rinnovabili nel mix Ue al 33% nel 2030, un punto al di sopra dell’attuale target del 32%. Tuttavia, “la maggior parte dei Paesi non fa menzione delle misure che saranno adottate per facilitare le autorizzazioni per i nuovi progetti Fer e i repowering”.
Quello delle semplificazioni, insomma, non è un problema della sola Italia, che sta cercando anzi di dare le prime risposte con il DL attualmente all’esame del Parlamento.
WindEurope ha analizzato i Pniec sulla base di sei principali aspetti: procedure di asta, reti elettriche e mercati, autorizzazioni e fine-vita, elettrificazione, Ppa corporate, Ricera & Innovazione. Per ciascuno degli aspetti, l’associazione ha assegnato alla Ue nel suo complesso e a 12 Paesi (tra cui l’Italia) un voto negativo (rosso), medio (giallo) o positivo (verde).
Per l’insieme degli Stati Ue, l’elettrificazione ottiene il verde (“misure sufficienti”), le aste il giallo (“misure specificate in dettaglio ma non sufficientemente chiare o ambiziose”) e gli iter autorizzativi il rosso (“misure assenti o mancanti di dettagli”).
Quanto ai 12 Paesi, nessuno è promosso in tutti e tre gli aspetti considerati, mentre Italia, Estonia e Polonia sono bocciate in due materie su tre. Proprio a questi tre Stati e alla Germania è assegnato il bollino rosso per il “permitting”, che è invece giallo per cinque Paesi e verde per Spagna, Danimarca e Olanda.
L’Italia ha il bollino rosso anche in materia di aste, in compagnia di Polonia, Spagna, Grecia e Belgio, con il verde appannaggio della sola Germania.
Nell’elettrificazione, infine, la Penisola ottiene il verde, stesso voto di Danimarca, Germania, Grecia e Lituania. In questo caso il rosso è per la sola Estonia.
“La semplificazione del permitting è quasi totalmente assente nei Pniec presentati”, ha commentato l’a.d. di WindEurope, Giles Dickson, che chiede perciò alla Commissione Ue di agire in questo senso nelle valutazioni dei Pniec che saranno presentate a settembre. “La Ue deve spingere gli Stati membri ad apportare i necessari miglioramenti”, ha affermato Dickson, secondo il quale i volumi di Fer contenuti nei Pniec “resteranno puramente accademici se non verranno introdotte politiche per sbloccare gli investimenti: non è accettabile che un semplice progetto eolico onshore impieghi 5 anni e più per essere autorizzato”.